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Un signore di Forlì aveva intenzione di fare la terza dose di vaccino anti Covid-19, così come il governo raccomanda da diverso tempo, al fine di arginare i contagi del coronavirus in vistosa crescita.
Un diritto più che sacrosanto, a beneficio della sua salute (e di quella del prossimo), ma è stato rifiutato. Il motivo? L’uomo risultava deceduto! È accaduto a Forlì.
Due ore di fila per la terza dose, ma è costretto a tornare a casa
Il protagonista della vicenda ha fatto prima due ore di fila per potersi sottoporre alla terza dose di vaccino (detta anche booster) ma è stato costretto ad andare via.
Per un disguido tecnico, l’uomo risultava deceduto. Comprensibile la preoccupazione da parte del poverino per la sua incredibile situazione.
Terza dose rifiutata in quanto deceduto: le dichiarazioni dei parenti
I parenti dell’uomo hanno rilasciato ulteriori informazioni circa l’episodio tramite alcune dichiarazioni riportate da Strettoweb: “Neanche una conoscenza fra i dottori, che ha garantito fosse proprio lui, ha potuto evitare di dover andare a casa senza il vaccino fatto…”.
Terza dose rifiutata a “deceduto”: storia conclusasi a lieto fine
Inizialmente all’uomo sarebbe stato detto che avrebbe dovuto essere lui a contattare nuovamente il servizio sanitario dopo qualche giorno, per sapere se il problema fosse stato risolto. Alla fine, la vicenda ha avuto una conclusione positiva: il disguido tecnico presente nel sistema è stato risolto e ciò ha permesso allo sventurato di poter fare la terza dose.