Il caso della famiglia nel bosco di Palmoli mette in luce conseguenze drammatiche: i bambini, cresciuti lontano dalla scuola e privi delle vaccinazioni obbligatorie, sono stati temporaneamente affidati a una casa-famiglia. Il Tribunale per i Minorenni dell’Aquila si è pronunciato sulla possibilità di un rientro a casa per Natale: ecco la decisione ufficiale dei giudici.
Famiglia nel bosco: contesto familiare e possibilità di incontro per Natale
I bambini, allontanati dal nucleo familiare dal 20 novembre 2025, trascorreranno le festività natalizie presso la struttura protetta. Nonostante l’isolamento volontario della coppia nel bosco e le loro scelte di vita alternative, il padre Nathan ha richiesto un permesso speciale per il 25 dicembre, per poter partecipare al pranzo con i figli all’interno della casa-famiglia.
La vicenda ha avuto origine nel 2024, quando i bambini furono ricoverati in ospedale dopo un’intossicazione da funghi raccolti nei boschi.
Famiglia nel bosco, è ufficiale: i bambini non tornano a casa. La decisione dei giudici
Il Tribunale per i Minorenni dell’Aquila ha disposto un accertamento dello stato psicologico di Nathan e Catherine, la coppia residente in un’area boschiva di Palmoli, in provincia di Chieti. La decisione, resa pubblica il 23 dicembre 2025 e anticipata dal Tg1 Rai, prevede che il perito Simona Ceccoli completi entro quattro mesi una valutazione approfondita su scuola, salute e benessere psico-fisico dei tre bambini, una bambina di 8 anni e due gemelli di 6, attualmente ospitati nella Casa di accoglienza Genova Rulli a Vasto.
La sospensione temporanea della potestà genitoriale è stata motivata dai rischi igienico-sanitari, dalla mancanza di istruzione adeguata e dall’assenza di opportunità di socializzazione.
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