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Fiere: a Milano ripartono, oltre 30 manifestazioni fino a dicembre

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Milano, 21 giu. (Adnkronos) - Dal 25 giugno al 12 dicembre si svolgeranno più di 30 manifestazioni a Milano, in un calendario per la Fiera che ha comportato uno "sforzo organizzativo notevole", ha spiegato l'ad di Fiera Milano, Luca Palermo, all'evento dedicato alla ripart...

Milano, 21 giu. (Adnkronos) – Dal 25 giugno al 12 dicembre si svolgeranno più di 30 manifestazioni a Milano, in un calendario per la Fiera che ha comportato uno "sforzo organizzativo notevole", ha spiegato l'ad di Fiera Milano, Luca Palermo, all'evento dedicato alla ripartenza del settore, “Milano Torna Fiera". La prima, dal 25 giugno, è Sì SposaItalia, a settembre arriverà il Supersalone per chiudere a dicembre con l'Artigiano in Fiera.

Il sistema fieristico ha visto nell’ultimo anno una perdita di fatturato intorno al 70/75%. La sola Fiera Milano, con le oltre 50 manifestazioni ospitate nel 2019, ha generato 17,5 miliardi di euro di export per le aziende espositrici, mentre le aziende italiane, a loro volta, hanno generato ricavi per 46,5 miliardi, secondo i numeri emersi durante l'evento. A livello nazionale, la ricaduta sul territorio di tutto il sistema fieristico è quantificabile in circa 23,2 miliardi, mentre a livello locale Fiera Milano genera un indotto di 8,3 miliardi l’anno. Il contributo totale al Pil generato dalle "vendite fieristiche" è mediamente vicino a 60 miliardi.

“I numeri che vengono presentati evidenziano il valore che il sistema fieristico ha per le politiche industriali del nostro Paese e le ricadute importanti per i territori in cui si svolgono gli eventi", ha spiegato Enrico Pazzali, Presidente di Fondazione Fiera Milano. "Per questo motivo voglio rivolgere un sentito ringraziamento al Governo, che si è impegnato in questi mesi perché ci fosse una data certa per la riapertura dei nostri padiglioni. Dopo un anno in cui ci siamo messi al servizio della comunità e al fianco delle istituzioni per fronteggiare l’emergenza Covid-19, è arrivato il momento di tornare alla nostra mission principale. Per poterlo fare nelle migliori condizioni abbiamo un’interlocuzione costante con il Governo che si sta impegnando per sbloccare la partita dei ristori, che al momento ci vede ancora in una posizione non competitiva rispetto a quanto avvenuto in Germania, dove operano i nostri maggiori concorrenti", ha concluso.