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Sud: un piano da 123 mld fino al 2030, 21 mld in primo triennio per rilanciare investimenti (3)

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(Adnkronos) - Inoltre nel Piano si punta a supportare il trasferimento tecnologico e il rafforzamento delle reti tra ricerca e impresa, nell’ambito di una nuova strategia di politica industriale. In particolare grazie ad un Credito d’imposta in ricerca e sviluppo al Sud; al rafforzamento...

(Adnkronos) – Inoltre nel Piano si punta a supportare il trasferimento tecnologico e il rafforzamento delle reti tra ricerca e impresa, nell’ambito di una nuova strategia di politica industriale. In particolare grazie ad un Credito d’imposta in ricerca e sviluppo al Sud; al rafforzamento degli Its al Sud; al potenziamento del “Fondo dei Fondi”; ad una Space Economy Sud e ad aiutare lo sviluppo di Startup tecnologiche al Sud. Inoltre il Piano punta a rafforzare la vocazione internazionale dell’economia e della società meridionale e ad adottare l’opzione strategica mediterranea, anche mediante il rafforzamento delle Zone Economiche Speciali (Zes) e i programmi di cooperazione allo sviluppo.

La creazione di lavoro buono, soprattutto per i giovani e le donne, è la premessa e la conclusione necessaria del Piano Sud 2030. Il tasso di disoccupazione dei giovani nel Mezzogiorno ha raggiunto il 48,4% del 2018, a fronte del 24% nel Centro-Nord. Il tasso di attività delle donne al Sud è pari al 41,6%, rispetto al 64,1% nel Centro-Nord e al circa 74% della media Eu-28. Un dato che conferisce alla questione di genere un carattere emergenziale e che richiede una risposta strutturale, accompagnato da un forte sgravio contributivo per anticiparne l’impatto. Per questo nel Piano Sud 2030 sono previste misure trasversali avviate o da avviare nel 2020, per rafforzare la competitività del sistema produttivo la creazione di buona occupazione per giovani e donne.

I prossimi step prevedono entro il 31 marzo 2020: un Dpcm per l’attuazione della cosiddetta clausola del 34%; la presentazione della relazione al Cipe sulla riprogrammazione del Fsc; l'approvazione Dpcm sulle modalità attuative del Fondo per gli investimenti in infrastrutture sociali. Entro il 10 aprile 2020 è atteso il Def che deve contenere la quantificazione finanziaria della politica di coesione nazionale per il ciclo 2021-27; entro il 30 aprile è attesa la sottoposizione al Cipe dei Piani Sviluppo e Coesione e entro il 30 giugno la condivisione con la Commissione Europea dello schema di Accordo di Partenariato per la Programmazione 2021-2027.