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**Coronavirus: Pane Quotidiano, 'in fila per i pasti almeno il 10% in più, tanti italiani'** (2)

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(Adnkronos) - Pane Quotidiano è stato chiuso durante il primo lockdown per evitare assembramenti, ma ora ha ripreso la distribuzione a pieno ritmo. "Come associazione in questo momento siamo messi a dura prova, stiamo cercando di soddisfare le richieste di tutte queste persone, ma dobbia...

(Adnkronos) – Pane Quotidiano è stato chiuso durante il primo lockdown per evitare assembramenti, ma ora ha ripreso la distribuzione a pieno ritmo. "Come associazione in questo momento siamo messi a dura prova, stiamo cercando di soddisfare le richieste di tutte queste persone, ma dobbiamo reperire sempre più alimenti che, per carità, ci vengono donati dalle aziende produttrici, ma così anche i nostri costi di gestione aumentano". Aumentano, ad esempio, le spese per il carburante, per le bollette dovute all'utilizzo delle celle frigorifere. "Sostanzialmente il nostro problema è dover far fronte a nuovi costi", spiega il vicepresidente.

Il Comune di Milano è già venuto incontro all'associazione. "Ci ha donato il diritto di superficie su viale Toscana e questo ha reso possibile ultimare un processo di ristrutturazione che era diventato indispensabile perché la struttura non aveva più spazi adeguati per la conservazione degli alimenti". Le donazioni vanno bene soprattutto nel periodo natalizio. "Con le feste c'è qualche donazione in più, ma noi non distribuiamo razioni solo sotto Natale, ma tutto l'anno", ammette Rossi.

La pandemia ha reso più complicato l'ingresso di nuovi volontari, per i rischi di contagio, ma quelli non mancano. "Di volontari ne abbiamo, ma al momento siamo bloccati, difficilmente ne accettiamo di nuovi perché abbiamo un gruppo che possiamo monitorare sempre".

(di Vittoria Vimercati)