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Fase 3: Protto (Retelit), 'smart working da valorizzare e incentivare'

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Roma, 22 giu. (Labitalia) - “Ritengo lo smart working una forma di lavoro da valorizzare e incentivare, valida alternativa al lavoro in ufficio, non solo in tempo di coronavirus. Grazie alle modalità di lavoro smart, nelle cosiddette Fasi 1 e 2 e quasi sicuramente anche nella 3, la prod...

Roma, 22 giu. (Labitalia) – “Ritengo lo smart working una forma di lavoro da valorizzare e incentivare, valida alternativa al lavoro in ufficio, non solo in tempo di coronavirus. Grazie alle modalità di lavoro smart, nelle cosiddette Fasi 1 e 2 e quasi sicuramente anche nella 3, la produttività è diventata per forza di cose a-territoriale e diffusa, quindi non più centralizzata nelle grandi metropoli". Così, in un'intervista all'Adnkronos/Labitalia, Federico Protto, amministratore delegato di Retelit, leader italiano nella costruzione di progetti tailor made, realizzati su piattaforme interamente gestite dal gruppo, per la trasformazione digitale. "Ciò – osserva – sta generando nuove opportunità di sviluppo anche per i territori più piccoli, purché dotati di connettività ultra-veloce e a patto che le aziende e i dipendenti abbiano gli strumenti tecnologici adeguati a gestire l’attività in sicurezza. Pensiamo ai numerosi lavoratori che quotidianamente o settimanalmente si spostano per andare nelle grandi città da una località collinare o di montagna".

"Lo spostamento – suggerisce – può essere evitato grazie ad una buona connettività, che elimina tutti i confini spazio-temporali. Inoltre, aziende che si trovano nella necessità di aprire siti produttivi o filiali in luoghi ritenuti strategici perché geograficamente centrali, adesso, con un’opportuna infrastruttura di telecomunicazione, possono scegliere di rimanere anche in altre Regioni e gestire tutte le attività digitalmente". "Per far sì – spiega Federico Protto – che il lavoro agile si affermi, quindi, è necessario accelerare il processo in atto di digitalizzazione, in particolare delle pmi, che devono introdurre i più moderni strumenti tecnologici a disposizione e organizzare digitalmente il lavoro, unitamente a una decisa accelerazione nello sviluppo della banda ultra-larga sui territori".

"Numerose aziende italiane – fa notare – si stanno muovendo in questa direzione, avendo capito e sperimentato le potenzialità del lavoro da remoto e hanno spianato la strada verso una definitiva affermazione dello smartworking. Le società come la nostra hanno svolto un ruolo primario in questo processo di digitalizzazione del lavoro". In questo ambito, "Retelit offre connessione ad altissima velocità e affidabilità ai nostri clienti e soluzioni ict complete e integrate, anche grazie alle competenze aggiuntive derivanti dalla recente acquisizione di Gruppo Pa. Inoltre, le soluzioni offerte sono ideali per il lavoro da remoto, in quanto assicurano la gestione in sicurezza dei dati e dell’accesso e una completa protezione dagli attacchi informatici".