Argomenti trattati
- Flotilla diretta a Gaza: reazioni politiche e appelli alla prudenza
- Flotilla diretta a Gaza, l’allarme degli attivisti: “20 barche verso di noi”
- Flotilla diretta a Gaza, arrivato l’alt di Israele: le parole di Tajani e Crosetto
- Arrivato l’alt di Israele: iniziata l’operazione a bordo della nave Alma
- Flotilla fermata da Israele: studenti e attivisti bloccano i binari di Napoli Centrale
- Tensione in mare: attivisti della Paola 1 circondati dalle forze israeliane
La crisi umanitaria a Gaza ha spinto una missione internazionale di soccorso, la Global Sumud Flotilla, a navigare verso le coste palestinesi, sfidando avvertimenti e tensioni militari. Per la prima volta, le imbarcazioni si sono spinte così vicino alla Striscia, in un contesto di conflitto in escalation che vede interventi diplomatici, operazioni navali e richieste urgenti di aiuti umanitari.
Ecco gli ultimi aggiornamenti.
Flotilla diretta a Gaza: reazioni politiche e appelli alla prudenza
Il passaggio della Flotilla ha provocato reazioni da più fronti. Il ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, ha sottolineato l’assurdità delle critiche verso le Forze armate italiane, ricordando il loro ruolo nella tutela della pace e nella prevenzione della violenza.
“Leggo che alcuni ‘attivisti’, a Palermo, davanti al teatro Politeama, si sentono ‘offesi’ dal solo fatto di vedere uno stand dell’Esercito italiano mentre migliaia di civili vengono sterminati a Gaza. L’equazione è illogica, totalmente priva di senso ed anche offensiva. Non si può che rigettarla cercando di spiegare al mittente che l’Esercito italiano, tutte le Forze armate italiane, esistono proprio perché la nostra amata Italia non sia mai più teatro per quella violenza e per concorrere, ovunque sia possibile, a ripristinare la pace”
Parallelamente, il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Sa’ar, ha invitato la missione a consegnare gli aiuti attraverso canali sicuri, come i porti di Cipro o di Ashkelon, per garantire una distribuzione pacifica.
Anche la premier italiana Giorgia Meloni, intervenendo da Copenaghen, ha definito l’insistenza della Flotilla “irresponsabile”, sottolineando come le sofferenze della popolazione palestinese non possano giustificare rischi così elevati.
Flotilla diretta a Gaza, l’allarme degli attivisti: “20 barche verso di noi”
La Global Sumud Flotilla ha raggiunto una distanza senza precedenti dalle coste di Gaza, attestandosi a circa 75 miglia. Il deputato Pd Arturo Scotto, a bordo di una delle navi, ha raccontato che mai prima d’ora una missione simile era riuscita a spingersi così vicino. In un primo momento la situazione era rimasta tranquilla, ma successivamente alcune imbarcazioni non identificate si sono avvicinate lentamente alla Flotilla, situandosi a circa 3 miglia di distanza.
“Stiamo affrontando quello che sembra un blocco militare con decine di barche presumibilmente israeliane a 3 miglia esattamente davanti a noi. Non si sono ancora identificate”, secondo quanto riportato sui canali social del Global Movement to Gaza.
Gli attivisti hanno riferito che per incontrare queste navi sarebbero necessarie almeno un’ora o un’ora e mezza, complici anche problemi tecnici come blackout della strumentazione e interferenze nelle comunicazioni. La tensione è aumentata ulteriormente quando la marina turca ha evacuato 11 membri della Flotilla, tra cui tre cittadini turchi, su richiesta di assistenza, dimostrando la delicatezza delle operazioni in corso.
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Flotilla diretta a Gaza, arrivato l’alt di Israele: le parole di Tajani e Crosetto
“Alle 20.25 (19.25 ora italiana) è arrivato l’alt da Israele alle barche”.
Gli attivisti della Flotilla hanno reso noto che l’abbordaggio è iniziato, segnalando che l’intercettazione è partita dalla barca Alma, che risulta isolata. Secondo quanto comunicato, il tentativo di violare il blocco costituisce una violazione del diritto internazionale e, se la Flotilla continuerà, le navi rischiano di essere fermate e confiscate. La Flotilla ha precisato che Israele ha ordinato di fermarsi, minacciando l’arresto in caso di prosecuzione della rotta. Gli equipaggi hanno riferito che venti imbarcazioni israeliane e cinque gommoni sono già in azione.
“Stanno per iniziare le operazioni di abbordaggio da parte delle imbarcazioni militari che si sono palesate e si trovano in questo momento vicine alla testa della Flotilla. Non siamo nelle condizioni di poter dire tra quando inizieranno le operazioni, ma è certo che sarà una nottata lunga e difficile. Andare a Gaza nonostante gli appelli del governo? Qualcuno dovrà spiegare perché in acque internazionali una missione umanitaria viene bloccata arbitrariamente da un esercito che non ha alcuna autorità su acque internazionali. I governi dovranno renderne conto”, ha dichiarato il deputato Arturo Scuotto.
The global sumud flotilla is being intercepted by the Israeli occupation forces in international waters. Pressure your government for the protection of global sumud flotilla pic.twitter.com/FKyhkWhs3K
— Global Sumud Flotilla Commentary (@GlobalSumudF) October 1, 2025
Gli attivisti hanno sottolineato la loro determinazione a proseguire verso Gaza per rompere il blocco navale, aprire un corridoio umanitario permanente e garantire il diritto all’esistenza del popolo palestinese. Hanno aggiunto che la connessione potrebbe interrompersi a breve e hanno invitato tutti a sostenere la Global Sumud Flotilla, precisando che si tratta di una flotta autorganizzata e pacifica. La portavoce italiana del movimento, Maria Elena Delia, ha invitato sui social a restare vigili e a non lasciare soli i membri dell’equipaggio di terra.
“Sono a bordo, sono a bordo”, l’alert della Alma, la nave madre della Flotilla.
Il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha dichiarato al Tg1 di aver sollecitato il suo omologo israeliano, Saar, affinché non si ricorra metodi violenti contro la Flotilla. Inoltre, ha aggiunto che gli italiani a bordo verranno portati in Israele e poi espulsi.
“Mi auguro che tutto avvenga con calma e razionalità. Le barche sono circondate e dovrebbero essere portate nel porto di Ashdod, dove poi ci attiveremo per verificare come far rientrare i nostri connazionali. L’importante è che tutto avvenga senza violenza, senza alcun rischio. Sono preparati sia le persone a bordo che le autorità israeliane”. Lo ha detto al Tg1 il ministro della Difesa Guido Crosetto.
All’agenzia Dire, Walter Massa, presidente nazionale di Arci, ha raccontato di aver osservato in diretta tutto l’equipaggio della Alma radunarsi sul ponte prima che il collegamento video venisse perso. Secondo le informazioni ricevute dalla Karma, un’altra nave del progetto Tom – Tutti gli occhi sul Mediterraneo promossa da Arci e a bordo della quale si trovava il giornalista di Fanpage.it Saverio Tommasi, la Alma sarebbe stata tra le prime imbarcazioni ad essere abbordate.
“Ora c’è un’immagine della Alma con il ponte completamente vuoto. Immaginiamo che quanto ci hanno detto dalla Karma sia affidabile ma confermare con certezza, in questa situazione, è difficilissimo: anche la Karma è stata abbordata, ce lo hanno detto un minuto prima che venissero affiancati e sono saltate tutte le comunicazioni“.
Le forze di sicurezza israeliane hanno ufficialmente effettuato un’operazione a bordo della nave Alma, procedendo all’arresto di tutti i membri dell’equipaggio coinvolti. L’intervento è avvenuto nell’ambito di controlli mirati a garantire la sicurezza marittima e a verificare eventuali violazioni delle leggi nazionali, secondo quanto riportato dalle autorità israeliane.
Alma Boat Is Being Officially Interconnected pic.twitter.com/EOliNCwAct
— Global Sumud Flotilla Commentary (@GlobalSumudF) October 1, 2025
“Il piano prevede nessun atto di violenza, l’operazione è iniziata un’oretta fa e terminerà verso mezzanotte/l’una. Verranno accompagnati in un centro nel porto di Ashdod in attesa delle pratiche. In un paio di giorni dovrebbero essere imbarcanti in aereo e rispediti in Europa. La vicenda dovrebbe concludersi senza danni“, ha sottolineato Tajani alla trasmissione Cinque Minuti.
Flotilla fermata da Israele: studenti e attivisti bloccano i binari di Napoli Centrale
Centri studenti del Collettivo Autorganizzato Universitario e membri della rete Pro Pal hanno occupato i binari della stazione Centrale di Napoli, interrompendo il traffico ferroviario in arrivo e in partenza, con disagi che hanno interessato tutti i treni, dai Frecciarossa ai regionali. L’iniziativa è stata organizzata in risposta all’annuncio dell’abbordaggio israeliano sulle navi della Flotilla diretta a Gaza, mentre gli studenti del Collettivo presidiavano già da ieri la facoltà di Lettere e Filosofia della Federico II a Porta di Massa.
Il corteo, partito intorno alle 18 come prosecuzione delle occupazioni delle università Federico II e Orientale, si è diretto immediatamente verso la stazione anziché percorrere il consueto Corso Umberto. Il primo tentativo di ingresso è fallito per i cancelli chiusi su Corso Meridionale, ma il secondo, attraverso le scale della galleria commerciale di Piazza Garibaldi, ha permesso agli attivisti di entrare e bloccare il binario 9, accendendo fumogeni e mantenendo un presidio per diversi minuti. I partecipanti hanno chiarito che, in caso di attacco alla Flotilla, avrebbero intensificato il blocco, pur mantenendo toni pacifici e senza tensioni con le forze dell’ordine.
Tensione in mare: attivisti della Paola 1 circondati dalle forze israeliane
Gli attivisti a bordo della nave Paola 1 hanno segnalato a Fanpage di trovarsi circondati da circa venti imbarcazioni militari israeliane armate. Secondo quanto riferito, le motovedette si sarebbero avvicinate con i fari spenti, munite di cannoni a prua e fucili automatici, intimando alla Paola 1 di fermarsi. I militari avrebbero inoltre disturbato le comunicazioni radio e spento i sistemi di navigazione dell’imbarcazione, aumentando il rischio di un abbordaggio imminente. Gli attivisti hanno sottolineato che, viste le modalità di avvicinamento e l’armamento delle unità israeliane, l’intervento potrebbe avvenire da un momento all’altro, rendendo la situazione estremamente critica e carica di tensione.