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Dopo un’attesa carica di emozione, la fumata bianca ha annunciato l’elezione di Robert Francis Prevost come nuovo Papa, con il nome di Leone XIV. Originario degli Stati Uniti, il cardinale è un volto nuovo per il Vaticano, ma dietro la sua figura riservata si nasconde una storia interessante e ricca di curiosità.
La sua personalità schiva e la decisione di mantenere una certa distanza dai riflettori sollevano domande su come affronterà il suo papato e quale impronta lascerà sulla Chiesa. Ecco alcune curiosità che svelano un lato inedito del nuovo Pontefice.
Francis Robert Prevost è il nuovo Papa: ecco perché il nome Leone XIV
La scelta del nome pontificale è uno dei gesti più significativi di un Papa, riflettendo la sua spiritualità e visione della Chiesa. Da secoli, i Pontefici assumono un nuovo nome per segnare una nuova identità, spesso ispirata a santi o predecessori.
Con il nome di Leone XIV, Prevost si inserisce in una tradizione di Papi forti e autorevoli, richiamando la figura del leone, simbolo di coraggio e protezione. Nella tradizione cristiana, il leone rappresenta Cristo, spesso chiamato “Leone di Giuda”, e personaggi come San Marco.
La scelta di Leone XIV evoca anche l’eredità di Papi come Leone XIII, che, come Prevost, ha affrontato sfide sociali e geopolitiche. Entrambi con un background internazionale, Prevost, come Leone XIII, ha dimostrato impegno per i più deboli e per le questioni ambientali e migratorie. Il nome scelto non è solo un omaggio alla tradizione, ma un segno di coraggio, unità e missione, in un momento di transizione per la Chiesa.
Il primo Papa americano ha scelto un nome che riflette sia radici profonde che nuove prospettive, un vero presagio del suo pontificato.
Francis Robert Prevost è il nuovo Papa: curiosità, fatti inediti e la sua residenza
La fumata bianca ha finalmente segnato un nuovo capitolo nella storia della Chiesa: Robert Francis Prevost, cardinale statunitense, è stato eletto Papa, assumendo il nome di Leone XIV. Nato a Chicago il 14 settembre 1955, Robert è figlio di Louis Marius Prevost, di origini francesi e italiane, e Mildred Martínez, di discendenza spagnola. Cresciuto in una famiglia con due fratelli, Louis Martín e John Joseph, il nuovo pontefice ha dedicato gran parte della sua vita al servizio religioso.
Membro dell’Ordine Agostiniano, ha svolto attività missionaria in Perù dal 1985 al 1999, dove è stato conosciuto come ‘Padre Bob’. La sua formazione linguistica è altrettanto notevole, essendo fluente in spagnolo, portoghese, italiano e francese. Nel suo primo discorso da Papa, ha sottolineato la sua appartenenza all’Ordine, fondato nel XIII secolo, che si ispira agli insegnamenti di sant’Agostino. Gli agostiniani sono noti per la devozione a Maria, l’impegno nell’istruzione, la filosofia, la teologia e l’attività missionaria. Oggi si dedicano principalmente all’insegnamento, alla predicazione, alla cura dei poveri e alle opere sociali.
Un aspetto curioso della sua vita riguarda una passione giovanile che potrebbe sorprendere molti: il tennis. Sebbene i suoi impegni ecclesiastici lo abbiano costretto a mettere da parte la sua passione, il nuovo Papa ha praticato il tennis a livello amatoriale per anni, tanto che si definisce un “tennista dilettante”. Tra i suoi colpi migliori, si dice che il rovescio fosse quello più temibile.
Nel suo discorso di elezione, Papa Leone XIV ha più volte espresso gratitudine a Papa Francesco, ricordando l’importante ruolo che il predecessore ha avuto nel suo percorso. Fu infatti Bergoglio a nominare Robert Prevost cardinale, instaurando un legame speciale con lui. Questo legame è evidente anche dalle numerose foto che Prevost ha condiviso sui suoi profili social, tra cui quella che appare come foto del profilo su X, dove lo vediamo insieme a Papa Francesco, simbolo della loro affettuosa e duratura amicizia.
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Una foto di Papa Leone XIV a cavallo è diventata subito virale sui social, risalente ai suoi anni come missionario in Perù. Sul suo profilo Facebook sono visibili numerosi scatti di quel periodo, che mostrano il suo impegno e la sua vita in missione. Per immagini ancora più lontane nel tempo, però, bisogna fare una ricerca più approfondita, come quelle che si trovano nell’archivio di Google. La più antica ritrae il nuovo Papa da giovane, accanto a Papa Giovanni Paolo II.
Francis Robert Prevost è il nuovo Papa: dove andrà a vivere?
Ieri sera Papa Prevost ha fatto una sorpresa: è tornato al Palazzo del Sant’Uffizio, dove risiede attualmente, per salutare la gente. Papa Leone XIV ha quindi fatto ritorno nel luogo che lo ospita dal 2023, accogliendo le persone nel cortile, posando per alcune foto e concludendo con una benedizione semplice per tutti.
Molti si chiedono se il nuovo Papa tornerà alla solenne austerità del Palazzo Apostolico o se continuerà nella scelta più semplice e familiare dell’appartamento di Santa Marta, come ha fatto Papa Francesco. Sebbene possa sembrare una decisione di poco conto, questa scelta riflette l’immagine che il pontefice vuole proiettare al mondo, anche se dipenderà da vari fattori logistici e organizzativi.
La Domus Sanctae Martae, costruita tra il 1992 e il 1996, è un albergo per i cardinali che ospita anche i porporati durante il conclave. Papa Francesco, subito dopo la sua elezione nel 2013, scelse di vivere qui, rompendo con il protocollo. Si stabilì nella suite 201 e successivamente nell’intero piano per il suo staff e i medici.
Dall’altro lato di piazza San Pietro, invece, il Palazzo Apostolico del Bramante, simbolo di grandezza, resta la residenza papale per le attività ufficiali, come l’Angelus e gli incontri con capi di Stato, ma Papa Francesco vi soggiornava solo per eventi formali.
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