Il Conclave 2025 entra nel suo secondo giorno con un nuovo verdetto di fumata nera, segnando l’assenza di un successore di Papa Francesco. Nonostante il risultato del voto, il cardinale Re lascia intendere che la situazione potrebbe evolversi rapidamente, alimentando speranze di una fumata bianca imminente.
Conclave 2025: fumata bianca vicina?
Il secondo e il terzo scrutinio del Conclave non hanno portato risultati, come confermato dalla fumata nera, apparsa alle 11.51. I cardinali si sono quindi ritirati a Casa Santa Marta per il pranzo, prima di tornare a riunirsi nel primo pomeriggio per due nuove votazioni.
Dopo la pausa pranzo, alle 15.45, i cardinali ripartiranno verso il Palazzo Apostolico, per poi ritirarsi nella Cappella Sistina alle 16.30 per ulteriori due scrutini. Al termine, intorno alle 19.30, celebreranno i Vespri.
La fumata bianca potrebbe arrivare in serata, se il nuovo Papa non viene eletto prima nel quarto scrutinio, che potrebbe avvenire già nel pomeriggio. In tal caso, la fumata sarà bianca.
Conclave 2025: fumata bianca vicina? Le parole del cardinale Re accendono le speranze
Il cardinale decano Giovanni Battista Re, parlando a Pompei, ha sottolineato che il nuovo Papa dovrà concentrarsi prima di tutto sul rafforzamento della fede in Dio, in un mondo segnato dal progresso tecnologico. Secondo il cardinale, sebbene i progressi materiali siano evidenti, sul piano spirituale si è assistito a una certa tendenza a “dimenticare Dio”. Ha quindi aggiunto che c’è un bisogno urgente di un risveglio spirituale.
“Auspico che questa sera tornando a Roma trovi già la fumata bianca. Sono particolarmente lieto di essere qui all’inizio del conclave perché lo Spirito Santo abbia a soffiare forte e sia così eletto il Papa di cui ha bisogno la Chiesa di oggi e il mondo di oggi”.