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Conclave 2025: prima fumata nera, il cammino verso l'elezione continua

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Conclave 2025: la prima fumata nera segna l'incertezza del primo giorno di votazioni

Con la solenne pronuncia dell’“Extra Omnes” e la chiusura delle porte della Cappella Sistina, ha inizio uno dei momenti più carichi di significato per la Chiesa cattolica: il Conclave 2025. I cardinali elettori, riuniti sotto gli affreschi michelangioleschi, sono ora chiamati a scegliere il 267esimo successore di Pietro. In un clima di raccoglimento e preghiera, prende avvio il percorso che porterà alla nascita di un nuovo Pontificato, sotto lo sguardo attento del mondo intero.

Tutto pronto per il Conclave 2025

Alle 16:30 i cardinali elettori si sono riuniti nella Cappella Sistina per avviare l’elezione del nuovo Papa, successore di Francesco. Per oggi è previsto un solo scrutinio, con relativa fumata. A partire da domani, invece, si terranno due votazioni quotidiane: una nella tarda mattinata e l’altra nel tardo pomeriggio, a meno che il nuovo Papa non venga scelto già al primo turno.

Come da tradizione, la fumata nera ha indicato che non è stata raggiunta la maggioranza necessaria, mentre la fumata bianca segnalerà l’elezione del nuovo vescovo di Roma.

Pronunciato l’Extra Omnes: chiuse le porte della Sistina, inizia il Conclave 2025

Si è concluso il rito del giuramento dei cardinali elettori nella Cappella Sistina, segnando l’inizio ufficiale del Conclave 2025. L’ultimo a prestare giuramento è stato il cardinale George Jacob Koovakad, 51 anni, di origine indiana e appartenente al rito siro-malabarese.

Subito dopo, il maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie, monsignor Diego Ravelli, ha pronunciato il tradizionale “Extra Omnes”, con cui tutti i non aventi diritto al voto vengono invitati a lasciare la Cappella.

Da quel momento, le porte della Sistina si sono chiuse, lasciando all’interno solo i cardinali elettori, monsignor Ravelli e il predicatore della Casa Pontificia, il cardinale Raniero Cantalamessa, incaricato di tenere l’ultima meditazione spirituale prima dell’inizio delle votazioni. Al termine del suo intervento, anche gli ultimi due ecclesiastici hanno lasciato la Cappella, dando così pieno avvio alle procedure segrete che porteranno all’elezione del 267° Papa della storia della Chiesa cattolica.

La prima votazione è attesa nel corso della serata, con l’esito del primo scrutinio previsto intorno alle 19.

Un’ora dopo l’orario previsto: ancora nessuna fumata

Sono le 20 e ancora nulla si muove dalla finestra. I fedeli giunti in piazza San Pietro, che stanno affollando gli spazi sotto il colonnato, non distolgono lo sguardo dal comignolo da quando sono state chiuse le porte della Cappella Sistina, in attesa di vedere la prima fumata.

A distogliere l’attenzione dal mare di pellegrini, religiosi, turisti e curiosi con smartphone in mano, c’è solo il drone che ogni tanto sorvola la piazza, mettendo in fuga i gabbiani.

La strada è animata da giovani, anziani e famiglie che pregano in silenzio o intonano canti in varie lingue. L’attesa per la prima fumata del Conclave è palpabile: le previsioni indicavano le 19, ma ci sono stati dei ritardi nelle cerimonie precedenti la chiusura della Porta Sistina.

Sono circa 45.000 i fedeli che si sono radunati in piazza San Pietro per assistere alla storica fumata. A comunicare il dato è stata la Questura, che ha confermato un continuo afflusso di persone, con il numero dei presenti che cresce rapidamente man mano che il momento tanto atteso si avvicina.

Più di 100.000 persone seguono in diretta su YouTube il canale di Vatican News, dove vengono trasmesse le immagini del comignolo della Cappella Sistina in attesa della prima fumata, con il numero di spettatori in aumento continuo.

I fedeli in piazza San Pietro hanno iniziato a battere le mani per “incoraggiare” la fumata. Al primo applauso, chi era vicino al sagrato ha preso il cellulare per fotografare quello che si è poi rivelato un falso allarme.

Conclave 2025, la fumata tarda ad arrivare: il precedente nel 2013

Il 12 marzo 2013, giorno dell’elezione di Papa Francesco, l’Extra omnes fu pronunciato alle 17:33, dando inizio al Conclave, seguito dalla prima fumata nera alle 19:41, dopo due ore e 8 minuti. Oggi, con 18 cardinali elettori in più, l’Extra omnes è stato annunciato alle 17:43. Circa due ore e 40 minuti dopo, però, non è ancora apparsa alcuna fumata, segno che la decisione non è stata presa.

Conclave 2025: cosa c’è dietro il ritardo della fumata

L’ipotesi che i cardinali non abbiano votato nel primo giorno del Conclave 2025 non è infondata, poiché, come previsto dalle normative vaticane, il primo giorno di scrutini è facoltativo. Secondo la Costituzione Apostolica Universi Dominici Gregis di Papa Giovanni Paolo II, i cardinali hanno la possibilità di dedicare la prima giornata di Conclave alla preghiera, alla riflessione e ai colloqui tra di loro, senza dover necessariamente procedere con la votazione.

Questo primo giorno, quindi, potrebbe servire a creare un clima di discernimento spirituale e a favorire un’eventuale apertura a dialoghi informali, che potrebbero poi influenzare la scelta del futuro Papa. Non è raro che, nei primi scrutini, si registri un’assenza di voti definitivi: i cardinali potrebbero decidere di non esprimere un voto immediato, attendendo un maggiore consenso e una convergenza di opinioni. In questo caso, non ci sarebbe alcun segnale visibile oggi.

Tra le ipotesi che spiegano il ritardo nell’inizio dei lavori ci sarebbe la prolissità dell’omelia del cardinale Raniero Cantalamessa, seguita dalla lettura dettagliata delle regole del Conclave e da un momento per domande e chiarimenti. Inoltre, un altro elemento importante riguarderebbe il cardinale giapponese Thomas Aquinas Manyo Maeda, arcivescovo di Osaka, che sembra non parlare lingue diverse dal giapponese, e poiché non sono previsti interpreti nel Conclave, ciò potrebbe aver rallentato il processo.

Conclave 2025: la fumata è nera

Oggi, 7 maggio 2025, alle 21:00, il Conclave che si svolge nella Cappella Sistina ha prodotto la prima fumata nera, segno che i cardinali non hanno ancora raggiunto un accordo per eleggere il nuovo Papa.

Il Conclave proseguirà domani con nuove sessioni di voto, due al mattino e due al pomeriggio, fino a quando non sarà raggiunta la maggioranza qualificata dei due terzi necessaria per eleggere il nuovo pontefice.