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Garlasco, il DNA sotto le unghie di Chiara al centro della discussione tra Stasi e l'avvocato

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Garlasco, emersa l'intercettazione di una telefonata tra Stasi e l'avvocato dell'epoca Giarda, avvenuta a poche settimane dall'assassinio di Chiara.

Il delitto di Garlasco è stato il caso del 2025 riaperto dopo oltre 10 anni dall’incarcerazione di Alberto Stasi ritenuto il principale colpevole dell’assassinio della fidanzata Chiara Poggi. In questi mesi si sono aggiunte novità che hanno posto altre persone come possibili accusati dell’omicidio. Ora è stata ritrovata un’intercettazione del periodo.

Alberto Stasi e l’accusa di omicidio

Alberto Stasi è il principale accusato dell’omicidio della fidanzata sia per la corrispondenza delle impronte trovate in casa all’epoca che per la presenza della bici poco dopo l’effettiva realizzazione dell’omicidio.

Dal canto suo, l’allora studente universitario ed attualmente contabile che svolge il lavoro pur restando in carcere, si è sempre professato innocente ammettendo di non aver ucciso Chiara.

La telefonata dell’epoca con l’avvocato

Il programma di Rete 4 “Quarta Repubblica” ha pubblicato in esclusiva un’intercettazione di una telefonata intercorsa tra Stasi e l’avvocato dell’epoca, Giarda il 6 settembre 2007 a pochissime settimane dall’omicidio della fidanzata.

Come riportato da Leggo.it Giarda avverte Stasi del ritrovamento di tracce ematiche sotto le unghie di Chiara, lui preoccupato spera non siano il risultato di un brufolo schiacciatogli da Chiara e che le aveva causato un leggero ferimento.

Il legale spiega a stasi che le tracce sono di sesso maschile ma “non vi è preoccupazione alcuna” rasserenando Stasi.

La telefonata tra i due termina con Stasi che si augura che le tracce ematiche possano essere utili ad identificare il vero assassino a seguito di una possibile collutazione avvenuta nell’atto di uccisione di Chiara.