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Delitto di Garlasco, scoperta nuova impronta di scarpa insanguinata: il Tg1 rivela i dettagli

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A diciotto anni dall’omicidio di Chiara Poggi, una nuova impronta di scarpa insanguinata sulle scale potrebbe collegarsi alla traccia 33: nuovi interrogativi sul delitto di Garlasco.

A diciotto anni dall’omicidio di Chiara Poggi, l’inchiesta di Garlasco torna sotto i riflettori grazie al ritrovamento di una nuova impronta di scarpa insanguinata. Scoperta in cima alle scale dove fu trovato il corpo, la traccia potrebbe collegarsi alla celebre “impronta 33” sul muro, aprendo nuove prospettive sulla dinamica del delitto e sulle responsabilità degli indagati.

Delitto di Garlasco, scoperta una nuova impronta di scarpa insanguinata: le anticipazioni del Tg1

A diciotto anni dall’omicidio di Chiara Poggi, l’inchiesta sulla sua morte si arricchisce di un elemento inatteso: una nuova impronta insanguinata di scarpa, rinvenuta in cima alle scale dove fu trovato il corpo della giovane. Secondo quanto riportato dal Tg1, la posizione della suola appare compatibile con la cosiddetta “traccia 33”, l’impronta di mano sul muro considerata tra le prove più significative e finora attribuita dalla Procura di Pavia ad Andrea Sempio.

Gli investigatori ipotizzano che, subito dopo l’aggressione, l’autore del delitto si sia fermato sulla sommità delle scale, appoggiando la mano al muro e poggiando il piede sul gradino, lasciando così entrambe le tracce nello stesso momento. La rilevanza della scoperta non risiede tanto nelle dimensioni delle impronte, quanto nella loro posizione reciproca lungo la scala, elemento che potrebbe confermare l’azione di un singolo individuo.

Garlasco, nuova impronta di scarpa insanguinata compatibile con la traccia 33: indagini, analisi e possibili scenari

Il ritrovamento della nuova traccia offre nuovi spunti nella ricostruzione della vicenda, nonostante la scarsità di materiale originale disponibile, disperso o distrutto negli anni. Gli inquirenti stanno ricostruendo la scena attraverso fotografie d’epoca e rilievi dettagliati, con il supporto del Ris di Cagliari e del lavoro della medico legale Cristina Cattaneo.

La suola appena rinvenuta, caratterizzata da un motivo a strisce, si differenzia da quella a pallini precedentemente attribuita a Alberto Stasi, suggerendo nuove piste sulle modalità dell’aggressione. Le analisi in 3D del movimento dell’assassino, basate sulle impronte e sulle misurazioni laser, potrebbero chiarire il punto esatto in cui è avvenuto l’attacco e la sequenza dei gesti compiuti lungo la scala.

Se la traccia di mano 33 fosse stata lasciata nello stesso istante della suola, la posizione di Andrea Sempio si complicherebbe ulteriormente, mentre la presenza di due diverse suole potrebbe aprire l’ipotesi della partecipazione di più individui al delitto, scenario finora considerato marginale ma che torna a essere valutato con attenzione dagli investigatori.

 

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