> > Gaza, Giudetti (Oms), appello a Mattarella: «ascolti chi ha visto l'orrore»

Gaza, Giudetti (Oms), appello a Mattarella: «ascolti chi ha visto l'orrore»

gennaro giudetti

Dalla Camera dei Deputati, l’appello dell'operatore umanitario: «Lasciateci raccontare Gaza». Dopo 9 mesi nella Striscia, denuncia i crimini e la censura che nascondono l’orrore di una guerra senza tregua

«Faccio un appello al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, affinché ascolti noi operatori umanitari che siamo stati a Gaza, affinché possiamo finalmente raccontare quello che abbiamo visto con i nostri occhi nella Striscia». Dalla Camera, nell’ambito di una conferenza stampa su Gaza, a parlare è Gennaro Giudetti, operatore umanitario dell’OMS (Organizzazione mondiale della sanità) che è diventato uno dei pochi testimoni oculari di ciò che lui definisce «un orrore».

Gaza 2025, una tregua con 240 morti

La notte scorsa, a Gaza, nel frattempo, 2 raid hanno ucciso altri civili: dall’inizio della “tregua” sono state uccise altre 240 persone a causa delle 120 violazioni compiute da parte di Israele. «Troppo»: è questa la parola utilizzata da Giudetti per descrivere i 9 mesi da lui trascorsi a Gaza e raccontati già su Notizie.it. «Quello che ho visto a Gaza è troppo per qualsiasi essere umano», afferma Giudetti che evidenzia all’inizio del suo intervento un fatto molto significativo: «Nella Striscia, la stampa straniera non può entrare. Possono solo accedere l’esercito israeliano e gli operatori delle organizzazioni umanitarie». Quest’ultimi con un vincolo, però: non raccontare la verità.

Pro-Pal? No, Pro-diritti umani e basta

«Quando sei una persona scomoda per loro, ti vietano di entrare», denuncia. Giudetti, invece, sui canali social, ha raccontato tutto quello che ha visto, come il bombardamento per mano di Israele di un magazzino OMS «dentro cui c’erano solo medicine per salvare vite negli ospedali. Loro (gli israeliani) lo sapevano. Ora lo sapete anche voi», scriveva il 23 luglio sul suo profilo Instagram. «Ci accusano di essere pro-Pal. Perché non lo dicevano quando abbiamo fatto gli stessi interventi in Ruanda o nello Yemen? Noi siamo pro-diritti umani e basta», afferma ancora.

Crimini di guerra di Israele? Sì, se spari a un bambino

Ora che è in Italia, Giudetti è impegnato nel testimoniare la volontà di Israele di annientare il popolo palestinese. «I 60 mila morti di cui parlano sono solo una parte. Sono molti di più», anche perché sotto gli edifici completamente andati in polvere non si possono recuperare i cadaveri, perché a Gaza «non si possono utilizzare neppure le escavatrici» «Quando passi vicino a questi palazzi crollati giù, senti ancora l’odore dei cadaveri», è il suo ricordo del periodo trascorso nella Striscia. E, ancora, «quando un cecchino israeliano prende di mira un bambino e gli fa esplodere la testa, quello è un crimine di guerra». Che va raccontato, costi quel che costi.