Giorgio Manetti innamorato di una ragazza conosciuta a San Francisco

"Innamorato di una ragazza conosciuta a San Francisco. Finita perché viaggiavo molto": lo rivela Giorgio Manetti, protagonista di Uomini e Donne

La storia di Gemma Galgani e Giorgio Manetti ha senza dubbio appassionato i telespettatori del Trono Over, fra baci e passioni travolgenti, tradimenti e ritorni di fiamma.

Dopo l’addio di due anni fa a Uomini e Donne, in tanti hanno sperato che la loro love story potesse ricominciare e che il cavaliere toscano decidesse di dare un’altra possibilità alla dama torinese. Lui però si è sempre mantenuto fermo sulle sue posizioni. Non ha mai voluto tornare indietro, sentendosi ferito dalle accuse dell’ex compagna.

Alla rivista ufficiale del programma di Maria De Filippi, ha rivelato un dettaglio inedito della sua vita privata.

Ha raccontato che nel su passato da viaggiatore, ha avuto la possibilità di individuare le notevoli differenze tra una donna americana e una italiana. Poi ha rivelato grandi segreti: per chi ha battuto il cuore di Giorgio?

Gli amori di Giorgio Manetti

“La realizzazione personale per una donna americana è più forte di qualsiasi altra cosa. Non deve essere mai contrastata, neanche da un ipotetico marito”, ha riferito da buon intenditore.

Poi ha ammesso di aver vissuto le proprie relazioni alla continua ricerca del vero amore. E a chi gli domanda se sia mai stato innamorato risponde: “È una parola grossa. A sedici, diciassette anni i miei erano tutti interessi passeggeri e fugaci.

Forse mai realmente vissuti con la consapevolezza del sentimento”. Quindi ha dolcemente rivelato il bello del Trono Over: “Ma dell’amore consapevole, da adulto, quello dei trenta, quarant’anni, mi ricordo di una ragazza conosciuta nell’estate del 1984 a San Francisco“. “Una storia importante, durata qualche anno e poi finita perché io, in quel periodo, viaggiavo molto“. Così ha descritto la relazione con questa misteriosa ragazza ha spiegato:

Prosegue il viaggio nel suo passato, tra ricordi e malinconie, mancanze e spirito di gioventù.

Manetti ha raccontato: “Quell’anno lo ritengo uno dei più belli della mia vita. Mi ricordo i nomi, i luoghi, le date, i nomi delle strade. Perché per me era importante quello che stavo vivendo”.