Grattacielo bruciato a Milano, multa di 548,17 euro al condominio per aver deviato la linea Atm

La multa legata alla deviazione di una linea pubblica, fatta ai residenti del grattacielo bruciato a Milano lo scorso agosto, si poteva evitare.

Una multa assurda e fuori luogo quella che avrebbero dovuto ricevere i condomini del grattacielo di via Antonini, andato in fiamme il 29 agosto 2021.

Sembra che la causa del verbale è legata alla deviazione della linea 95 Atm.

Grattacielo bruciato a Milano: la multa

Il verbale riporta come voce il costo delle chiamate effettuate dall’unità di pronto intervento Atm in quanto era necessario riorganizzare il perscorso della suddetta linea dell’autobus. La cifra è ovviamente quasi irrisoria se si considare il numero di inquilini che abitavano il grattacielo, perchè ammonterebbe a 548,17 euro. L’Atm ha comunque fatto sapere che non sarà addebbitato nemmeno un singolo centesimo ai condomini del grattacielo.

Grattacielo bruciato a Milano: la rabbia dei condomini

Una voce che si leva dal coro è quella di Mirko Berti, portavoce dei residenti. Berti, mosso dalla rabbia si sarebbe sfogato apertamente e quanto segue, riportato dal Corriere della Sera, sono le sue parole: “Allora, capiamoci: la polizia locale chiude il tratto di strada, non perché ho abbattuto con la macchina il semaforo, che allora sì è colpa mia, ma per una disgrazia, e ci vengono a chiedere a noi i soldi, che di tutto quanto è accaduto siamo vittime? Non ci credo“.

Grattacielo bruciato a Milano: il problema degli alloggi 

La multa è solo un piccolo tassello dei tanti problemi che sono legati all’incendio del grattecielo di via Antonini. Molte persone non hanno ancora trovato un alloggio e si sono apoggiate da amici o parenti, altri invece sono andati in albergo o in affitto a proprie spese. Sempre Mirko Berti, si è lamentato di tale situazione accusando il comune di Milano di non aver mantenuto nemmeno una delle promesse fatte tra agosto e dicembre.