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Pechino, incontro tra Vladimir Putin e Kim Jong-un: cosa è emerso dal bilaterale

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Incontro a Pechino: Putin e Kim Jong-un si confrontano alla Diaoyutai State Guesthouse, i dettagli del colloquio.

Nel contesto di una storica parata militare a Pechino, Vladimir Putin e Kim Jong-un hanno avuto un incontro che ha attirato l’attenzione globale. Tra protocolli ufficiali e dichiarazioni inattese, la giornata ha mescolato cerimonie pubbliche e discussioni bilaterali, segnalando nuove dinamiche nel panorama geopolitico.

La grande parata a Pechino: dialoghi e collaborazione tra Russia e Corea del Nord

Secondo quanto riportato da Tass e Interfax, Vladimir Putin e Kim Jong-un hanno avuto un incontro bilaterale presso la Diaoyutai State Guesthouse di Pechino. Il leader nordcoreano si è recato al luogo del colloquio a bordo dell’auto presidenziale russa Aurus President, replicando un gesto già compiuto nei giorni precedenti con il primo ministro indiano Narendra Modi.

La loro presenza seguiva la partecipazione a un ricevimento offerto da Xi Jinping nella Grande Sala del Popolo, dopo aver assistito alla parata militare in Piazza Tienanmen per celebrare l’80° anniversario della fine della Seconda Guerra Mondiale, evento seguito da oltre 50.000 spettatori.

“Oggi l’umanità si trova di fronte alla scelta tra pace e guerra, dialogo o scontro, vittoria per tutti o somma zero”, ha dichiarato Xi alla folla.

Durante l’incontro, Putin ha sottolineato come Russia e Corea del Nord si trovino a combattere insieme contro quella che ha definito una forma moderna di nazismo, ringraziando Kim per il supporto militare inviato a Mosca nella guerra in Ucraina. Kim Jong-un ha ribadito che Pyongyang considera un dovere fraterno sostenere la Russia e farà tutto il possibile per fornire ulteriore assistenza.

“Grazie per il sacrificio dei vostri soldati, ucraini neonazisti”, le parole di Putin a Kim Jong-un

L’incontro tra i tre leader non è passato inosservato sul piano internazionale. iL presidente statunitense Donald Trump ha commentato sui social, citando il sostegno americano alla Cina in passato e augurando al popolo cinese di vivere una giornata di festa memorabile, aggiungendo osservazioni critiche sul presunto “complotto” contro gli Stati Uniti. Tuttavia, il consigliere per la politica estera del Cremlino Iuri Ushakov ha chiarito che non vi è stata alcuna cospirazione tra Xi Jinping, Vladimir Putin e Kim Jong-un.

“Grazie per il sacrificio dei vostri soldati”.

Sebbene Mosca avesse inizialmente negato la partecipazione dei soldati nordcoreani al conflitto in Ucraina, le dichiarazioni di Putin e Kim hanno indirettamente confermato il loro coinvolgimento, rafforzando l’immagine di una stretta collaborazione militare e politica tra Russia e Corea del Nord in un contesto di crescenti tensioni internazionali. Il presidente russo ha inoltre richiamato l’attenzione sui sacrifici delle famiglie dei militari nordcoreani, stimando in circa 2.000 le perdite subite da Pyongyang, definendo la loro partecipazione come parte essenziale della lotta condivisa contro quella che ha descritto come una forma moderna di nazismo.

“Vieni a farci visita”, ha detto Putin al leader nordcoreano al termine del lungo colloquio.