Gru crollata a Torino, testimonianze: “Avevo dolore alla testa, ero piena di sangue. Non ricordo nulla”

I sopravvissuti all’incidente avvenuto a Torino a causa del crollo improvviso di una gru hanno rilasciato alcune testimonianze sull’evento.

In relazione all’incidente avvenuto a Torino legato al crollo improvviso di una gru in via Genova, alcuni testimoni rimasti coinvolti nell’evento hanno raccontato la drammatica esperienza vissuta.

Gru crollata a Torino, testimonianze: “Avevo dolore alla testa, ero piena di sangue. Non ricordo nulla”

In seguito all’improvviso crollo di una gru a Torino, alcuni cittadini rimasti coinvolti del drammatico incidente hanno deciso di fornire alcune testimonianze, ripercorrendo i momenti vissuti.

A questo proposito, ad esempio, Carolina Suraci, 61 anni, ha spiegato di vivere a pochi metri di distanza dal sito in corrispondenza del quale la gru è crollata.

La donna, che è uno dei sopravvissuti all’incidente, è stata colpita da un calcinaccio o da un pezzo di traliccio e si è accasciata di colpo a terra. In merito all’incidente, Carolina Suraci ha ammesso: “Non so cosa sia successo, ho sentito un dolore alla testa e mi sono ritrovata piena di sangue. Non mi ricordo nulla”.

Il primo a intervenire per soccorrere la 61enne è stato il titolare di un bar che si trova all’angolo tra via Millefonti e via Genova, Alberto, che ha visto la donna mentre stava attraversando la strada.

Ripercorrendo il momento, il titolare del bar ha riferito: “Aveva un taglio profondo. L’abbiamo fatta accomodare qui nei tavolini sotto i portici, era sconvolta”.

Gru crollata a Torino, testimonianze: “Fosse successo durante un giorno feriale, avremmo contato decine di vittime”

Il signor Alberto, poi, ha proseguito affermando: “Fosse successo durante un giorno feriale, avremmo contato decine di vittime. Questa strada è sempre trafficata e invece in quel momento passava solo quell’Alfa Romeo grigia.

La portiera è volata mia, esplosa, ma la torre ha colpito solo la parte destra dell’abitacolo. Il conducente è uscito sulle sue gambe e io purtroppo ho visto tutto. Sentivo urlare dall’alto, ho alzato gli occhi e l’agro ondeggiava, come se ci fosse una tempesta, ma non tirava un alito di vento. C’erano due persone che cercavano disperatamente di non cadere nel vuoto, ma non ce l’hanno fatta e sono precipitati giù.

È stato terribile”.

Tra le vittime della tragedia, c’erano Roberto Peretto e Marco Pozzetti, titolari di piccole imprese individuali e un’esperienza di circa due decenni. I loro corpi erano riversi sull’asfalto dopo il crollo.

Con Peretto e Pozzetti, è deceduto anche Filippo Falotico, imprenditore del settore edile.

Gru crollata a Torino, testimonianze: “Non è accettabile che accadano ancora incidenti del genere”

L’incidente avvenuto a Torino ha spinto tanti utenti a condividere sui social post di vicinanza e affetto rivolti ai parenti e agli amici delle vittime.

Tra i tanti messaggi, tuttavia, figurano anche alcune testimonianze di residenti che si sono riversati in strada per prestare soccorso ai feriti e supportare l’intervento dei paramedici del 118.

In questo contesto, tra le testimoniante postate sui social, Giacomo Anfuso, 56 anni, ha scritto: “Ho sentito un boato e ho pensato a un terremoto. La scrivania si è messa a tremare, sono corso giù per le scale e ho visto la gru collassata su un palazzo e i corpi degli uomini a terra.

Mio figlio lavora nell’edilizia e, da padre, dico che non è accettabile che accadano ancora incidenti del genere”.

Luca La Rosa, 30 anni, invece, ha dichiarato con dolore e commozione: “Mi sono avvicinato a un operaio. Era sdraiato, pensavo fosse ancora vivo e volevo soccorrerlo. Gli ho chiesto come stava e solo dopo ho capito che non mi avrebbe mai risposto. Non lo conoscevo, ma non dimenticherò mai il suo volto”.

La titolare del bar di via Genova, infine, ha raccontato: “Venerdì avevano mangiato da me e sabato scherzavano felici. Erano contenti perché il turno di lavoro sarebbe finito presto e invece adesso non ci sono più. È orribile”.