La guerra in Ucraina continua a rappresentare un nodo centrale nelle relazioni internazionali, tra colloqui diplomatici tra Stati Uniti e Russia e scontri sul terreno che non accennano a placarsi. Gli ultimi sviluppi mostrano un equilibrio delicato: da un lato, tentativi di negoziazione per un piano di pace, dall’altro, nuovi attacchi militari che evidenziano quanto la situazione resti tesa e instabile.
Guerra in Ucraina: Zelensky, gli attacchi sul campo e la scia di violenze
Nel frattempo, il presidente ucraino Zelensky, parlando al Parlamento irlandese, ha ricordato che “nessuno può mentire al mondo intero, nemmeno Putin” e ha chiesto “una pace senza umiliazioni”, denunciando il rischio di “amnesia” tra gli alleati.
Le tensioni sul terreno restano altissime: un attacco russo con droni ha colpito Ternivka, provocando due morti e diversi feriti, mentre in Russia è stato registrato un incendio in un deposito petrolifero nella regione di Tambov dopo lo schianto di un drone.
Mosca, dal canto suo, afferma di aver abbattuto 102 velivoli ucraini in una sola notte, un dato che conferma l’intensità della guerra tecnologica in corso. In questo clima, Zelensky insiste che “nessuno, neppure la Russia, può schiantare tutto il mondo”, esortando l’Europa a impedire che “i killer russi” possano muoversi liberamente nei suoi territori.
Guerra in Ucraina, cinque ore di vertice tra Putin, Witkoff e Kushner: “Nessun accordo”
Le trattative tra Mosca e Washington proseguono senza un’intesa sulle questioni più delicate del conflitto ucraino. Durante il lungo confronto al Cremlino, Vladimir Putin ha ricevuto l’inviato speciale statunitense Steve Witkoff e Jared Kushner, in un colloquio definito “costruttivo” ma ancora lontano da un accordo.
Il consigliere del Cremlino Yuri Ushakov ha ribadito che “non esiste una versione di compromesso del piano di pace per l’Ucraina”, sottolineando che la divergenza principale riguarda le dispute territoriali.
Nonostante alcune proposte americane siano considerate discutibili ma non irricevibili, Mosca sostiene che “c’è ancora molto lavoro da fare”, mentre gli Stati Uniti parlano di “alcuni progressi” verso garanzie di sicurezza future per Kiev. Witkoff e Kushner, riferisce Axios, incontreranno ora Volodymyr Zelensky in un Paese europeo per illustrargli gli esiti dei colloqui con Putin.