In questo clima di forte escalation tra Israele e Iran, il premier israeliano Benyamin Netanyahu, durante una visita a Bat Yam, ha lanciato un duro monito contro Teheran, accusandola direttamente delle recenti aggressioni. Nel frattempo, la guerra continua a evolversi, con nuovi sviluppi che preoccupano l’intera comunità internazionale.
Israele-Iran, escalation senza sosta: proseguono i bombardamenti
Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi ha dichiarato che gli attacchi contro Israele termineranno solo quando lo Stato ebraico cesserà la sua campagna militare contro la Repubblica Islamica. Ha spiegato di considerare le azioni di difesa dell’Iran completamente legittime e ha precisato che la loro risposta è una diretta reazione all’aggressione israeliana, che se dovesse fermarsi, porterà inevitabilmente alla fine delle contromisure iraniane.
Nel frattempo, le autorità sanitarie palestinesi hanno riportato la morte di almeno 12 persone a seguito di bombardamenti israeliani nella Striscia di Gaza, con cinque vittime registrate vicino a due centri di assistenza della Gaza Humanitarian Foundation (Ghf). Medici dell’ospedale Al-Awda, situato nella parte centrale di Gaza, hanno riferito che tre persone sono decedute e numerosi feriti sono stati registrati durante un attacco che ha colpito un centro della Ghf vicino al corridoio di Netzarim. Altri due decessi sono stati confermati mentre si spostavano verso un altro centro a Rafah, nella zona meridionale, mentre un raid aereo ha causato la morte di sette persone nella città di Beit Lahiya, come riferito da fonti mediche locali.
Sul fronte iraniano, Israele ha condotto un attacco contro un’altra struttura del ministero della Difesa nella città di Isfahan. Il vicegovernatore generale della provincia, Akbar Salehi, ha riferito che l’operazione ha provocato solo danni agli edifici circostanti e nessuna vittima.
Il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi ha sottolineato di non voler estendere il conflitto ad altri Paesi o all’intera regione, a meno che non venga costretto a farlo. Nel frattempo, a Teheran si segnalano nuove esplosioni e sono stati attivati i sistemi di difesa aerea nelle zone ovest e nord-ovest della capitale per contrastare ulteriori attacchi.
Secondo il ministero della Salute di Gaza, controllato da Hamas, nelle ultime 24 ore sono morte 57 persone e 315 sono rimaste ferite a causa dei bombardamenti israeliani, con molte vittime ancora intrappolate sotto le macerie. Durante l’attesa degli aiuti umanitari, 26 persone hanno perso la vita e altre 117 sono rimaste ferite.
L’esercito israeliano ha segnalato più di 200 lanci di missili balistici contro il proprio territorio, con 22 impatti diretti. Le vittime confermate sono 13, tra cui tre minori, mentre i feriti sono 380, di cui nove in condizioni critiche. Fonti di sicurezza iraniane riferiscono che gli attacchi israeliani sul suolo iraniano hanno causato oltre 200 morti e circa 650 feriti.
Guerra Israele-Iran, Netanyahu lancia un avvertimento
Il premier israeliano Benyamin Netanyahu, durante la sua visita a Bat Yam — recentemente colpita da un missile che ha causato la morte di sei civili — ha espresso un fermo richiamo alla popolazione. Ha esortato i cittadini a seguire scrupolosamente le indicazioni fornite dal Comando del Fronte Interno per tutelare la propria sicurezza.
“Inostri soldati, i nostri piloti, sono nei cieli sopra l’Iran. L’Iran pagherà un prezzo altissimo per l’assassinio deliberato di civili, donne e bambini. Raggiungeremo i nostri obiettivi e infliggeremo loro un colpo devastante. Sentiranno tutta la forza del nostro braccio”.
Netanyahu ha inoltre sottolineato con determinazione che Israele è sulla strada per raggiungere la vittoria, infondendo fiducia nonostante le gravi perdite subite.