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Guerra in Ucraina, raid russi e tensioni diplomatiche: nessun incontro tra Trump e Putin a Budapest

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Missili e droni colpiscono l’Ucraina, mentre la mediazione tra USA e Russia resta bloccata.

L’Ucraina si trova nuovamente al centro di un’escalation militare senza precedenti, mentre la Russia intensifica i suoi attacchi aerei e missilistici sulle principali città del Paese. Le esplosioni notturne a Kiev, Dnipro, Zaporizhzhia e Izmail non hanno solo provocato vittime e danni ingenti, ma hanno anche acceso nuove tensioni sul piano internazionale. Parallelamente, i tentativi di mediazione diplomatica sembrano arenarsi: il vertice sulla guerra tra Donald Trump e Vladimir Putin a Budapest è stato cancellato, mentre Mosca e Kiev restano ferme sulle proprie posizioni.

Guerra in Ucraina, attacchi russi e crisi diplomatica

Nella notte scorsa, la Russia ha lanciato il più massiccio raid aereo registrato nelle ultime settimane contro l’Ucraina, prendendo di mira Kiev e altre città del Paese. Le prime esplosioni sono state udite intorno all’una del mattino, subito dopo un’allerta per missili balistici emessa dall’Aeronautica ucraina. Secondo fonti locali, i droni e i missili russi hanno colpito sia quartieri residenziali sia infrastrutture energetiche, causando danni significativi.

A Kiev, un incendio è divampato tra l’ottavo e il nono piano di un palazzo nel distretto Dniprovskyi, provocando la morte di due persone e il salvataggio di dieci residenti da parte dei vigili del fuoco. Il sindaco Vitali Klitschko ha confermato l’attivazione dei sistemi di difesa aerea, precisando che i frammenti dei missili intercettati hanno comunque provocato danni a veicoli e edifici.

Esplosioni e danni rilevanti sono stati registrati anche a Dnipro, Zaporizhzhia e nel porto di Izmail, mentre blackout diffusi hanno lasciato al buio migliaia di famiglie nell’oblast di Odessa.

Secondo quanto dichiarato dal presidente Volodymyr Zelensky, l’obiettivo della Russia è indebolire il Paese colpendo centrali e reti elettriche, e “si preparano a un inverno difficile per tutti gli ucraini”, sottolineando l’urgenza di ricevere armi a lungo raggio dagli alleati occidentali.

Tensioni politiche e vertice Trump-Putin rinviato

L’ondata di attacchi arriva in un contesto di stallo diplomatico e di sospensione dei tentativi di mediazione internazionale. La Casa Bianca ha annunciato che l’incontro previsto tra Donald Trump e Vladimir Putin a Budapest è stato rinviato “fino a nuovo avviso”, mentre fonti diplomatiche indicano che Mosca aveva avanzato una proposta di cessione parziale di territori occupati in cambio del controllo completo di Donetsk, respinta con fermezza da Zelensky.

In parallelo, il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha dichiarato che un cessate il fuoco immediato significherebbe ignorare le “cause profonde” del conflitto e lasciare la maggior parte dell’Ucraina sotto il controllo dei nazionalisti. L’attacco ucraino all’impianto chimico di Bryansk, chiave per l’industria missilistica russa, è visto dagli analisti come un possibile fattore di risposta russa e come segnale di intensificazione della campagna militare.

Trump, commentando le indiscrezioni sul summit, ha dichiarato di non aver ancora preso una decisione, affermando: “Non voglio perdere tempo, non voglio sprecare un incontro… Dirò quello che farò nei prossimi due giorni”.

Il rinvio del vertice conferma la difficoltà di raggiungere un accordo tra le parti, mentre i leader europei continuano a sostenere un cessate il fuoco senza concessioni territoriali.