Continuano le discussioni per istituire un organo che faccia da garante per la sicurezza in caso di nuovi attacchi: quale sarà il ruolo dell’Italia?
La creazione di un organo garante per la sicurezza mondiale
Continuano le trattative per siglare un accordo che fornisca garanzie di protezione all’Ucraina. È quanto espresso dal presidente Zelensky: se non è possibile entrare a far parte della Nato, Kiev pretende una via alternativa in caso di nuovi attacchi. Ed è quanto ribadito dal Consigliere presidenziale, Serhiy Leshchenko:
«Si lavora a un testo scritto. Noi ci concentriamo sulla sicurezza dell’Ucraina, contro ogni possibile attacco nel futuro, non solo contro aggressioni militari, ma anche contro la guerra ibrida e quella cibernetica. Per questo è fondamentale il ruolo dei Paesi garanti. […] Noi chiediamo che, se non possiamo essere membri Nato, allora ci vengano date garanzie di sicurezza solide».
Il ruolo dell’Italia come mediatrice tra Russia e Ucraina
Proseguendo nella sua intervista, Leshchenko ha parlato specificatamente del ruolo dell’Italia all’interno di questo accordo, e più in generale in materia di negoziati di pace:
«Se voi ci garantite e poi la Russia attacca, significa che anche voi italiani, assieme agli altri garanti, sarete in guerra contro la Russia? Si stanno discutendo i protocolli segreti per mettere a punto la questione. Non ne voglio parlare oggi, sono temi troppo delicati. Le garanzie militari e politiche possono applicarsi in molti modi e ne stiamo parlando direttamente con Roma e con gli altri possibili garanti. Noi vogliamo essere nella posizione migliore per difenderci».