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Flebite da esposizione al sole: tutti i rimedi

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La flebite può colpire anche dopo una prolungata a non protetta esposizione solare, scopri i rimedi efficaci.

L’estate comporta un innalzamento delle temperature notevole per cui chi decide di scegliere una vacanza di mare deve ben essere cosciente che il sole può risultare un deterrente nel caso si soffra di problemi di circolazione legati ai vasi sanguigni tra cui le vene varicose. Il sole con il suo calore attraversa l’epidermide e apre i vasi capillari, non a caso è la principale fonte di flebite.

Flebite da esposizione al sole: cosa è?

La flebite è riconoscibile ad occhio nudo in quanto l’area interessata diventa di un colore rosso, si gonfia e comporta dolore al punto che spesso le stesse vene si gonfiano creando dei cordoni visibili nella parte retrostante delle gambe. La patologia crea un inestetismo visibile, dolore ed un’infiammazione acuta che nei casi più gravi può innescare coagulazioni pericolose innescando trombosi. Le aree di interesse si restringono alle braccia e gambe che come ben si sa sono le più esposte ai raggi solari.

Da un punto di vista medico la flebite può essere distinta in superficiale laddove l’area coinvolta sia esclusivamente il substrato riguardante la pelle o profonda quando la patologia coinvolge le stesse vene, in poche parole si crea un processo di allungamento delle vene tale da compromettere la normale deambulazione del soggetto interessato. I soggetti che hanno una propensione alla flebite se si espongono al sole possono subire degli aggravamenti più o meno gravi, che come si è detto nell’introduzione possono comportare flebite di tipo superficiale o profonda.

Un quesito che da sempre ci si pone è se non si debba evitare l’esposizione al sole, in realtà la soluzione non è così drastica. Chi soffre di flebite può esporsi al sole seguendo degli accorgimenti medici, naturali e coscienziosi. Naturalmente una visita dall’angiologo è condizione imprescindibile per capire meglio di cosa si soffre. Il medico potrebbe fare un ecodoppler per ulteriori accertamenti.

Flebite da esposizione solare: i rimedi

Chi è afflitto da flebite per l’eccessiva esposizione al sole può ricorrere ai vecchi insegnamenti della nonna con impacchi caldi sull’area interessata in aggiunta a pomate o assumere anti-infiammatori dietro esclusiva prescrizione medica. Per non rinunciare ad una giornata di mare o vacanza si consiglia di esporsi nelle ore meno calde, indicati sono gli orari previsti per le persone anziane o bimbi piccoli come dalle 9/11 del mattino e dalle 16 in poi. In ogni caso è un buon accorgimento usare un asciugamano umido da posizionare sulle gambe o le braccia o bagnare le stesse con frequenza al fine di rinfrescare l’area interessata, in alternativa stare molto in acqua tenendo le gambe in ammollo a mare.

Quanto all’alimentazione si consiglia di evitare bevande con caffeina o alcoliche o in ogni caso cibi grassi e ricchi di sale prediligendo cibi freschi e digeribili come verdure o bevande come succhi al mirtillo, da sempre considerati un aiuto alla circolazione del sangue per i suoi principi attivi, o acqua e, infine, mangiare tanta frutta. Per quanto attiene l’attività motoria è raccomandabile cercare di camminare il giusto durante il giorno al fine di attivare la circolazione o in caso di gonfiore tenere le gambe alzate.
Ottimi sono anche i massaggi fatti con “olio di calendula” il movimento attiva la circolazione e attenua l’infiammazione e il gonfiore dando una gradevole sensazione di freschezza. Infine, un rimedio specifico per la flebite, in caso di eccessiva esposizione al sole da non sottovalutare, è il “natrum muriaticum“, un particolare prodotto ricavato dalla lavorazione del sale marino.