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I cammini della rinascita: un viaggio tra natura e borghi

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Non crederai mai a quante meraviglie si nascondono nei cammini dell'Appennino! Ecco perché dovresti esplorarli.

Immagina di camminare immerso nella natura, dove ogni passo racconta una storia di resilienza e speranza. Dopo le devastazioni dei terremoti del 2016 e 2017, l’Appennino centrale sta vivendo una vera e propria rinascita, grazie a nove nuovi percorsi a piedi che uniscono bellezze naturali e borghi suggestivi. Un’iniziativa che non solo celebra il paesaggio, ma offre anche un’opportunità unica di riscoprire la cultura e l’identità di queste terre.

Scopriamo insieme questi cammini straordinari!

1. I cammini della rinascita: una guida ai percorsi

Questi itinerari non sono semplici passeggiate; sono veri e propri viaggi attraverso la storia e la spiritualità dell’Appennino. Tra i più noti troviamo il Cammino Francescano della Marca e quello della Via Lauretana, ma non dimentichiamo il suggestivo cammino di San Benedetto e il percorso naturale dei Parchi. Ogni cammino è unico e offre un’esperienza diversa, che ti farà sentire parte di qualcosa di più grande. La numero 4 ti sconvolgerà! Scopri i luoghi più segreti e affascinanti che custodiscono storie antiche.

I percorsi sono stati descritti nel libro “I cammini della rinascita. Tesori nascosti nell’Appennino centrale” di Chiara Giacobelli, e presentati ufficialmente a Palazzo Chigi dalla ministra del Turismo, Daniela Santanchè. Questo volume rappresenta una risorsa preziosa per tutti coloro che desiderano esplorare questi luoghi straordinari.

2. Il potere del turismo lento nel recupero dei territori

Un dossier recente ha rivelato che nel 2024 più di 191mila persone hanno deciso di avventurarsi lungo i sentieri italiani, con un incremento del 29% rispetto all’anno precedente. Questo è un chiaro segnale che il turismo lento sta diventando sempre più popolare, e per una buona ragione! Non si tratta solo di camminare; si tratta di riscoprire il legame con la natura e di creare connessioni autentiche con le comunità locali. Ogni passo è un modo per contribuire alla ripresa di territori che hanno sofferto, trasformando i viaggiatori in attori del cambiamento.

Le nove passeggiate della rinascita si intrecciano attraverso paesaggi mozzafiato, come il ponte tibetano di Sellano e le Gole del Velino, finendo in luoghi ricchi di storia come il Museo delle mummie di Ferentillo. Visitarli significa immergersi in un’esperienza che va oltre il semplice turismo: è un viaggio nel tempo e nella cultura.

3. Un turismo che crea legami e identità

Il Commissario straordinario per il sisma del 2016, Guido Castelli, ha affermato che nei 70 punti di sosta lungo i cammini ci sono ancora pochi posti letto disponibili, ma si prevede presto la nascita di una rete di accoglienza. Questa è un’opportunità imperdibile per chi desidera vivere un’esperienza autentica, lontano dal turismo di massa. La ministra Santanchè ha sottolineato che il turismo in queste aree deve fondarsi su un profondo legame tra le persone e il territorio, promuovendo un senso di identità e appartenenza che è essenziale per la rinascita di questi luoghi.

Quindi, perché non essere parte di questa storia? Ogni passo che faremo lungo questi cammini non solo ci avvicina alla natura, ma ci connette anche con la cultura e la storia di un’Italia che si rialza. Unisciti a noi in questa avventura e scopri come il turismo lento può trasformare le vite e i luoghi!