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IIC L'Industria Italiana del Cemento al Fuorisalone con "MATERia"

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Milano, 16 apr. (askanews) - Una storia lunga quasi 100 anni, ma capace di rinnovarsi con mezzi moderni e novità che guardano anche al futuro. Così si può descrivere il percorso recente della rivista IIC L'Industria Italiana del Cemento, nata nel 1929 e ripartita recentemente dopo 11 anni di stop...

Milano, 16 apr. (askanews) – Una storia lunga quasi 100 anni, ma capace di rinnovarsi con mezzi moderni e novità che guardano anche al futuro. Così si può descrivere il percorso recente della rivista IIC L’Industria Italiana del Cemento, nata nel 1929 e ripartita recentemente dopo 11 anni di stop. Più di 850 numeri dedicati agli sviluppi di un materiale eterno e unico, come spiega la direttrice scientifica della rivista, Tullia Iori: “Abbiamo ripreso questa rivista proprio perché ci piace raccontare le grandi potenzialità di questo materiale incredibile, che riesce a risolvere problemi strutturali dalle dighe ai ponti e a strutture importantissime per il paese. Questa capacità del materiale di adattarsi agli anni che cambiano è dovuta alla sua capacità di evolversi e adattarsi alle nuove esigenze. Il cemento è diventato uno dei materiali per i quali si fa più ricerca nel campo della sostenibilità, rendendolo il materiale del futuro”.

Temi che si associano alla perfezione con quello del Fuorisalone 2024, ovvero la Milano Design Week, legato proprio a Materia Natura, per promuovere la connessione fra queste parole. IIC, in collaborazione con RKF, ci è riuscita alla grande nello spazio Savona 35 di “MATERia”. A partire dal workshop dove esperti, curiosi e persone di passaggio hanno potuto cimentarsi in un laboratorio creativo, personalizzando e portando a casa un oggetto semplice quanto iconico.

Il cemento è il componente principale del calcestruzzo, “un materiale che non ha forma propria – sottolinea la professoressa Iori, massima esperta italiana in materia, – e questa forma la prende dalla possibilità di essere sagomato e dall’invenzione di artisti e designer che l’hanno trasformato in uno degli strumenti preferiti. Lo abbiamo visto nel campo dell’arte: penso ad Arcangelo Sassolino, che costruisce forme mosse, oppure a Konstantin Grcic, che grazie al cemento realizza installazioni come tavoli e lampade, con un materiale unico che glielo permette”.

All’interno dello spazio espositivo di via Savona, presente anche una selezione delle oltre 2.500 fotografie partecipanti al concorso fotografico #scaladigrigi 2023. Al Fuorisalone, sarà annunciata la seconda edizione del concorso, che avrà come tema “Connessioni” per il ruolo di cemento e calcestruzzo nel plasmare gli ambienti in cui viviamo.