Milano, 12 dic. (askanews) – Il Cremlino sostiene di non aver preso visione delle proposte riviste degli Stati Uniti d’America presentate dopo gli ultimi colloqui con l’Ucraina, ma già saprebbe che alcune parti potrebbero non andargli bene. Anche perché ancora una volta il tempo gioca a suo favore. Ieri il presidente russo Vladimir Putin ha affermato che le truppe di Mosca hanno “l’iniziativa strategica” sul fronte ucraino, durante un incontro in cui i suoi ufficiali hanno sostenuto di aver conquistato la città di Siversk, nella regione di Donetsk.
Putin ha anche aggiunto che la presunta conquista di Siversk “avvicina considerevolmente una nuova e vittoriosa offensiva (…) in altre aree”.
“Circa un’ora fa, abbiamo avuto un colloquio con un team degli Stati Uniti sulle possibili garanzie di sicurezza per l’Ucraina e stiamo lavorando a un documento quadro che deve essere sufficientemente solido da funzionare davvero. Riteniamo che questo documento debba essere approvato dal Congresso degli Stati Uniti. Ciò significherebbe garanzie di sicurezza reali, solide e giuridicamente vincolanti per il nostro Paese, che devono essere concretamente attuate”.
Così invece il presidente ucraino Volodymyr Zelensky che aveva parlato mercoledì di una convergenza di Kiev sui punti chiave del piano di ricostruzione postbellica, durante i colloqui con il genero del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, Jared Kushner.
Zelensky ha affermato che i lavori su un “documento di economia” stanno procedendo e che l’Ucraina è “pienamente allineata con la parte americana”.
Gli Usa hanno cercato di istituire un fondo di investimento in Ucraina per settori quali i metalli rari, come aspetto centrale della ricostruzione postbellica del Paese. Il Wall Street Journal ha inoltre riferito che il piano di pace di Washington DC include proposte di investimenti in terre rare e in energia russa, interesse che il Cremlino non ha negato.