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Il missile Oreshnik di Putin: pronto al dispiegamento entro la fine dell'anno

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Il missile Oreshnik segna una rivoluzione nella strategia militare russa, offrendo nuove opportunità e capacità operative.

In un contesto di crescente tensione internazionale, il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che il nuovo missile balistico a gittata intermedia, conosciuto con il nome di Oreshnik, sarà operativo entro la fine di quest’anno. Questa dichiarazione è stata rilasciata durante un incontro con i vertici militari a Mosca, dove Putin ha enfatizzato l’importanza di questa nuova arma.

Il missile, il cui nome significa nocciolo di nocciolo in russo, è stato svelato al pubblico per la prima volta nel, in seguito a un attacco contro la città ucraina di Dnipro. In quell’occasione, Putin aveva descritto l’azione come un test di successo, utilizzando il primo impiego in combattimento come un avvertimento per gli Stati Uniti e il Regno Unito, che stavano considerando l’invio di armi a lungo raggio all’Ucraina.

Produzione e caratteristiche del missile

Recentemente, Putin ha annunciato l’avvio della produzione di massa dell’Oreshnik, affermando che la potenza distruttiva di questo missile è paragonabile a quella di un’arma nucleare e che sarebbe impossibile da intercettare. Tuttavia, alcuni esperti hanno sollevato dubbi riguardo a queste affermazioni, suggerendo che potrebbero esagerare le capacità del missile.

Dettagli tecnici del missile

Il sistema missilistico Oreshnik è progettato per colpire obiettivi a lungo raggio con una precisione notevole. La sua introduzione rappresenta un passo significativo nella strategia militare russa, specialmente considerando la possibilità di schierarlo in Bielorussia, nazione confinante con l’Ucraina e gli stati membri della NATO. Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko ha confermato che il missile sarà operativo nel suo paese entro la fine del 2025.

Reazioni internazionali

La notizia del dispiegamento dell’Oreshnik ha suscitato preoccupazioni in Europa. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha avvertito che la portata del missile rappresenta una minaccia diretta per il continente, esortando i governi occidentali a imporre sanzioni alle aziende russe coinvolte nello sviluppo di questo armamento. La situazione rimane tesa, e le reazioni diplomatiche sono in continua evoluzione.

Strategie di risposta dell’Occidente

In risposta alle provocazioni russe, i membri della NATO stanno valutando come rafforzare le proprie difese. L’alleanza ha dichiarato che continuerà a monitorare la situazione e a prepararsi per eventuali escalation. Gli esperti di sicurezza internazionale sottolineano l’importanza di una strategia unitaria tra i paesi occidentali per affrontare le minacce emergenti provenienti da Mosca.

In un contesto di conflitto in corso, le azioni di Putin e il dispiegamento dell’Oreshnik potrebbero avere ripercussioni significative non solo sul fronte militare, ma anche sulle dinamiche geopolitiche in Europa. La comunità internazionale deve rimanere vigile e pronta a reagire di fronte a qualsiasi sviluppo che possa compromettere la stabilità regionale.