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Milano brilla per un evento che segna un quarto di secolo: il quotidiano Libero festeggia i suoi 25 anni. Un compleanno che non è solo un giorno da ricordare, ma un simbolo di un’informazione che ha sempre cercato di andare controcorrente. La premier Giorgia Meloni, intervenuta da remoto, ha elogiato la testata fondata da Vittorio Feltri, definendola una voce indispensabile per l’Italia libera e anticonformista.
Un punto di riferimento per la stampa italiana
Durante la celebrazione tenutasi al Teatro Lirico Giorgio Gaber, Meloni ha sottolineato come Libero abbia saputo rompere l’egemonia di un’informazione che tentava di imporre un’unica narrazione. “Grazie a voi, quel mondo è finito” ha dichiarato, rimarcando il coraggio di Feltri nel dar vita a una testata che ha sfidato le convenzioni. Un coraggio che ha riempito spazi di discussione altrimenti silenziosi.
Il legame tra Meloni e Feltri
Il legame tra la premier e Feltri è tangibile. Un rapporto che va oltre il professionale, tanto che il giornalista è stato candidato con Fratelli d’Italia. “Ricambio i sentimenti, lo posso confermare” ha risposto Meloni, scherzando sulla loro amicizia. Un legame che ha radici profonde e che si è rivelato fondamentale per l’evoluzione della testata.
Ospiti illustri e messaggi di sostegno
Il palco del Gaber ha visto la partecipazione di numerosi volti noti della politica italiana. Tra questi, il presidente del Senato Ignazio La Russa, il ministro Matteo Salvini e il sindaco di Milano Giuseppe Sala. Ognuno di loro ha portato il proprio tributo a un quotidiano che ha saputo interpretare le sfide del nostro tempo. Sergio Mattarella, presidente della Repubblica, ha inviato un messaggio che è stato letto dal direttore Mario Sechi: “È fondamentale garantire il pluralismo delle voci, un diritto dei cittadini”.
I ricordi di un’epoca passata
Salvini ha condiviso i suoi ricordi di quando, negli anni ’90, andava in edicola orgoglioso di acquistare Libero, un gesto che simboleggiava una scelta di campo. “Lo tenevi sotto braccio mentre vedevi qualcuno con l’Unità o la Repubblica” ha raccontato, evidenziando l’importanza culturale della testata. In un momento di crisi come quello attuale, queste reminiscenze assumono un significato profondo.
Riconoscimenti e omaggi
Feltri, dal canto suo, ha colto l’occasione per omaggiare Silvio Berlusconi a due anni dalla sua scomparsa, definendolo “un simpatico rompicoglioni” che ha cambiato le regole del gioco. “Davanti a lui mi tolgo il cappello”, ha aggiunto, un riconoscimento che risuona nel cuore di molti che hanno visto l’impatto che Berlusconi ha avuto sulla politica e sull’informazione italiana.
Un finale all’insegna del divertimento
La serata si è conclusa con uno spettacolo del comico Andrea Pucci, un momento di leggerezza che ha contrastato con le intense riflessioni sul passato e sul futuro del giornalismo. Un compleanno che non è solo un traguardo, ma un invito a continuare a lottare per una stampa libera e plurale, capace di dare voce a tutte le sfaccettature della società.