Argomenti trattati
Il governo britannico ha recentemente sollevato seri allarmi riguardo la presenza della nave Yantar nelle sue acque territoriali. Questo evento ha suscitato una risposta decisa da parte delle autorità, in particolare del ministro della Difesa, John Healey, che ha descritto la situazione come profondamente pericolosa. La nave russa, specializzata in operazioni di intelligence sottomarina, è stata avvistata al largo della costa scozzese, dove ha compiuto incursioni nel Regno Unito per la seconda volta in pochi mesi.
Incursione russa nelle acque britanniche
Healey ha confermato che la Yantar ha violato le acque britanniche, situandosi al limite delle acque territoriali, precisamente a nord della Scozia. Durante le ultime settimane, la nave ha effettuato manovre che hanno destato preoccupazione, inclusa l’azione di puntare sistemi laser sui piloti della Royal Air Force (RAF). Questo comportamento è stato descritto come una provocazione inaccettabile e ha portato il governo a intensificare la sorveglianza della nave russa.
Dettagli dell’incidente
Secondo quanto riferito, la Yantar ha utilizzato sistemi laser noti come “dazzler”, strumenti progettati per disturbare i sensori ottici degli aerei, aumentando il rischio di incidenti aerei. Healey ha sottolineato come questo tipo di azione rappresenti un’escalation significativa rispetto a precedenti attività della nave, causando una forte reazione da parte di Londra. Il ministro ha anche avvertito che il Regno Unito è pronto a rispondere a qualsiasi minaccia alle sue infrastrutture critiche.
La risposta del Regno Unito
In risposta all’incursione della Yantar, il Ministro della Difesa ha annunciato l’invio di una fregata della Royal Navy e di aerei della RAF per monitorare attentamente ogni movimento della nave russa. Healey ha affermato che le navi britanniche avranno ora l’autorizzazione di avvicinarsi alla Yantar fino a una distanza equivalente alla lunghezza di un campo da calcio, per garantire che non rappresenti una minaccia concreta.
Preoccupazioni per la sicurezza sottomarina
La presenza della Yantar nelle acque britanniche ha riacceso il dibattito sulla vulnerabilità delle infrastrutture sottomarine del Regno Unito. Recentemente, un rapporto ha evidenziato come il governo non abbia adottato misure sufficienti per proteggere i cavi sottomarini cruciali per le comunicazioni e i dati finanziari. Questi cavi, che trasportano gran parte del traffico internet e delle comunicazioni militari, rappresentano un obiettivo strategico per le operazioni di sabotaggio in caso di conflitto.
La Yantar è ufficialmente classificata come nave di ricerca oceanografica dal Cremlino, ma in realtà è gestita da un’agenzia segreta delle forze armate russe, specializzata in attività di intelligence. Con una lunghezza di circa 108 metri e una capacità di dislocamento di oltre 5.700 tonnellate, la nave è in grado di operare con mini-sottomarini, capaci di svolgere operazioni fino a 6.000 metri di profondità. Questi mezzi possono teoricamente danneggiare cavi sottomarini cruciali per la sicurezza nazionale.
Con l’aumento delle tensioni tra il Regno Unito e la Russia, la presenza della Yantar è percepita come un ulteriore capitolo nella guerra ibrida condotta da Mosca. Non si tratta solo di incursioni navali, ma di una strategia ben più ampia che mira a destabilizzare l’Occidente, sfruttando le vulnerabilità delle sue infrastrutture critiche.