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Una novità significativa nel campo dell’istruzione è stata annunciata in Corea del Nord: a partire dalle scuole elementari, il russo diventerà una materia obbligatoria per gli studenti. La comunicazione è stata effettuata da un alto funzionario russo, il ministro delle Risorse Naturali e dell’Ambiente, Alexander Kozlov. Questa decisione si colloca nel contesto di un crescente avvicinamento tra la Corea del Nord e la Russia, in un periodo caratterizzato da un isolamento sempre più marcato da parte dell’Occidente.
Dettagli sull’introduzione del russo
Kozlov ha precisato che il russo sarà introdotto come lingua obbligatoria a partire dal quarto anno di scuola. Tale sviluppo si inserisce all’interno di un quadro più ampio di relazioni diplomatiche e culturali tra i due paesi, in cui il russo sta acquisendo popolarità tra gli studenti nordcoreani. Attualmente, circa 600 ragazzi del Paese stanno studiando questa lingua.
Studiare in Russia
Durante l’anno accademico precedente, un totale di 96 cittadini nordcoreani ha intrapreso studi presso università russe. Questo dato rappresenta un chiaro segnale della crescente volontà di approfondire la conoscenza della lingua e della cultura russa. Sebbene le autorità nordcoreane non abbiano confermato le dichiarazioni di Kozlov, l’ambasciata russa a Pyongyang ha recentemente sottolineato il proprio impegno nella promozione dell’insegnamento del russo nelle università della Corea del Nord.
Attività dell’ambasciata russa
Per rafforzare l’insegnamento della lingua, l’ambasciata ha comunicato che due insegnanti dell’Istituto Pushkin si trovano attualmente a Pyongyang per svolgere corsi di lingua e cultura russa, rivolti a circa 250 studenti. Questa iniziativa fa parte di un programma di formazione della durata di due mesi, concepito per migliorare le competenze linguistiche degli studenti nordcoreani.
Interesse russo per la lingua coreana
Malgrado l’accento sul russo in Corea del Nord, in Russia si registra un crescente interesse per la cultura e la lingua coreana. Attualmente, oltre 3.000 studenti russi stanno apprendendo il coreano come seconda o terza lingua. Inoltre, circa 300 universitari in Russia sono impegnati nello studio del coreano.
Implicazioni geopolitiche
La decisione di rendere il russo obbligatorio nelle scuole nordcoreane si colloca in un contesto geopolitico complesso. Entrambe le nazioni mirano a rafforzare i propri legami in risposta alle politiche occidentali. Dallo scoppio della guerra in Ucraina, le relazioni tra Mosca e Pyongyang si sono intensificate. Questo processo ha raggiunto un culmine con la firma di un patto di difesa reciproca tra il presidente russo Vladimir Putin e il leader nordcoreano Kim Jong Un lo scorso anno.
Collaborazione militare
La Corea del Nord ha inviato migliaia di soldati a supporto dell’esercito russo nel conflitto ucraino. Questa iniziativa arriva in un momento in cui le forze russe hanno subito perdite significative nella regione di Kursk. Tale collaborazione militare evidenzia la crescente interdipendenza tra i due stati, nonché la loro intenzione di opporsi congiuntamente alle pressioni occidentali.
L’introduzione del russo come lingua obbligatoria nelle scuole della Corea del Nord rappresenta un’iniziativa educativa e un chiaro indicatore delle crescenti relazioni strategiche tra Mosca e Pyongyang. Mentre queste due nazioni continuano a muoversi in un contesto internazionale complesso, il rafforzamento dei legami culturali e linguistici potrebbe costituire un elemento chiave per il futuro della loro cooperazione.