Il governatore della Sardegna Christian Solinas ha tracciato un bilancio dei danni causati dagli incendi che da ore stanno devastando la sua regione: nella serata di domenica 25 luglio la giunta regionale, riunitasi straordinariamente, ha anche approvato lo stato di calamità per i comuni più colpiti dalle fiamme.
Incendi in Sardegna: parla Solinas
Intervistato da La Stampa, l’esponente leghista ha parlato di un dramma di proporzioni enormi con “ettari ed ettari andati in fumo e secoli di storia ambientale e paesaggistica cancellati“. Gli sfollati, ha spiegato sono quasi 1.500 gli sfollati, gli ettari di terra bruciati circa 20 mila e i comuni coinvolti dieci.
Data la gravità della situazione, ha annunciato che chiederà a Draghi di destinare una quota del PNRR ad un grande progetto di riforestazione che rimargini queste ferite.
Non è ancora possibile effettuare una stima dei danni causati dai roghi, ancora in corso soprattutto nell’oristanese. Sono però già moltissime le aziende coinvolte, le case bruciate, il bestiame ucciso, e il bilancio potrebbe aumentare di ora in ora dato che le fiamme sono ancora accese.
Incendi in Sardegna: parla Solinas
Solinas ha spiegato che la macchina della Regione è interamente mobilitata e può contare su 7.500 uomini, 20 mezzi aerei (7 Canadair e 13 elicotteri) oltre ai rinforzi forniti da altre regioni ma anche da Francia e Grecia che hanno messo a disposizione quattro Canadair.
Quanto alla causa scatenante del rogo, i Vigili del Fuoco hanno affermato che è troppo presto per ipotizzare sia stato appiccato da piromani.