> > Sardegna, incendio nell’Oristanese non ancora domato: abitanti evacuati e d...

Sardegna, incendio nell’Oristanese non ancora domato: abitanti evacuati e danni al territorio

Sardegna

L’incendio divampato nell’Oristanese, in Sardegna, non è ancora stato domato e ha comportato l’evacuazione di centinaia di abitanti e danni al territorio.

In Sardegna, gli incendi divampati a Oristano, nell’area di Montiferru, non sono ancora stati completamente domati. Intanto, nell’attesa che la situazione emergenziale rientri grazie all’intervento e all’impegno delle autorità competenti, centinaia di persone sono state evacuate.

Sardegna, incendio nell’Oristanese non ancora domato: abitati evacuati

Gli incendi segnalati nell’area di Montiferru, a Oristano, in Sardegna, nella giornata di sabato 24 luglio non sono ancora stati estinti. Pertanto, il rogo di ingenti dimensioni – divampato tra le località di Bonarcado e Santu Lussurgiu – ha costretto le forze dell’ordine a procedere con l’evacuazione di circa 400 persone. Gli abitanti, infatti, sono stati messi in sicurezza nella notte compresa tra sabato 24 e domenica 25 luglio.

Nel frattempo, le autorità hanno notificato la presenza di numerose abitazioni danneggiate mentre circa un centinaio di ettari del territorio situato nella zona di Montiferru sono stati brutalmente devastati dalle fiamme.

Nel corso della notte, inoltre, sono stati sfollati anche più di 200 cittadini residenti a Cuglieri in quanto l’incendio si è esteso fino al comune, rendendo necessaria l’attuazione della misura di sfollamento.

Sardegna, incendio nell’Oristanese non ancora domato: primi miglioramenti

I primi segni di miglioramento in relazione all’incendio sono stati notificati nella mattinata di domenica 25. Il progressivo contenimento del rogo, infatti, ha consentito a 120 abitanti di fare ritorno presso le proprie case.

Tra le aree recentemente colpite dalle fiamme che, tuttavia, continuano nella loro corsa all’espansione, figura anche il comune di Sennariolo che è stato totalmente evacuato. In totale, gli sfollati risultano essere 155.

Sardegna, incendio nell’Oristanese non ancora domato: “Divorati circa 10mila ettari di territorio”

In merito allo status dell’incendio scoppiato nell’aria di Montiferru, si è espresso il direttore generale della Protezione Civile della Sardegna, Antonio Belloi. Il direttore generale, rilasciando una testimonianza all’ANSA circa il procedere degli interventi di contenimento delle fiamme, ha spiegato: “Un’altra giornata impegnativa: abbiamo tutti gli 11 mezzi aerei in volo per la Sardegna, molti dei quali sul rogo dell’Oristanese, gli elicotteri dei Vigili del fuoco e dell’esercito e sette Canadair che stanno cercando di spegnere le fiamme che, secondo una prima stima sommaria, tra Santu Lussurgiu e Cuglieri hanno divorato circa 10 mila ettari di territorio”.

Il direttore della Protezione Civile della Sardegna si sta occupando, sin dalla giornata di sabato 24, di coordinare gli interventi di soccorso e contenimento, collaborando con la sala operativa della Regione e agendo in sinergia con il capo del Dipartimento della Protezione Civile nazionale.

Sardegna, incendio nell’Oristanese non ancora domato: Coldiretti

Il drammatico incendio che sta devastando Montiferru, nello Oristanese, e che caratterizzerà anche la giornata di domenica 25 è stato commentato da Coldiretti. La Confederazione Nazionale Coltivatori Diretti, infatti, ha ricordato che, oltre ai Comuni travolti dalle fiamme, “ad essere devastate e accerchiate sono anche le campagne con gli allevatori impegnati in una corsa contro il tempo anche durante la notte per recuperare gli animali, alcuni dei quali sono stati raggiunti dalle fiamme”.

A Montiferro e Planargia, inoltre, è stata segnalata la distruzione di centinaia di ettari di lecci, sughere secolari e roverelle, imputabili ai roghi divampati e protrattisi nella notte tra i comuni di Santu Lussurgiu, Cuglieri, Sennariolo, Tresnuraghes, Magomadas, Flussio, Tinnura, Usellus, Villaverde e Villaurbana, Arzana e Fonni.

A proposito dei danni ingenti, l’associazione ha dichiarato: “Oltre a pascoli e recinzioni e il patrimonio boschivo, in alcuni casi si sono persi anche gli animali, capannoni di fienili con le scorte di foraggio e altre strutture e mezzi. Alcune sono rimaste senza acqua e corrente elettrica. Ma in questo momento siamo ancora in piena emergenza”.

I presidenti di Coldiretti Oristano e Nuoro-Ogliastra, Giovanni Murro e Leonardo Salis, poi, hanno sottolineato: “Ancora una volta stiamo vivendo un disastro ambientale ed economico che purtroppo sta interessando anche i centri abitati oltre che il mondo delle campagne. Stiamo monitorando, con i direttori, i nostri presidenti e segretari di zona, le singole situazioni e siamo vicini a tutte le aziende agricole e ai cittadini che hanno e stanno vivendo momenti difficili. Chiediamo a tutti massima cautela. Adesso è il tempo dell’emergenza e ringraziamo tutte le forze impegnate nelle operazioni di spegnimento coordinati dalla Protezione civile per il lavoro che stanno facendo. Sappiamo già purtroppo che il conto da pagare sarà pesantissimo per le aziende agricole e che stiamo perdendo un patrimonio ambientale prezioso che ci vorranno decenni per recuperarlo”.