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Il caso riguardante Leonardo Apache La Russa e il suo amico Tommaso Gilardoni ha assunto una nuova direzione dopo la decisione del giudice per le indagini preliminari, Rossana Mongiardo, di archiviare l’indagine per violenza sessuale. La questione era emersa in seguito a una denuncia presentata da una giovane donna, ma il gip ha ritenuto che non vi fossero prove sufficienti per sostenere le accuse.
La vicenda ha avuto origine durante una notte nel mese di maggio, quando la ragazza, allora 22enne, si trovava con i due indagati a Milano. L’accusa sosteneva che La Russa avesse inviato un video compromettente a Gilardoni, ritraente la ragazza, senza il suo consenso. Tuttavia, i legali di La Russa hanno contestato l’accusa, affermando che tutti gli elementi portavano a ritenere che ci fosse stato un consenso esplicito.
Le motivazioni dell’archiviazione
Nella sua decisione, la giudice Mongiardo ha sottolineato come, pur riconoscendo la superficialità della condotta dei due indagati, questa non fosse tale da giustificare un’accusa di violenza. Nella richiesta di archiviazione, il gip ha evidenziato che, sebbene ci fossero elementi che indicavano una mancanza di rispetto nei confronti della ragazza, non erano stati riscontrati atti di violenza sessuale.
Il parere degli avvocati
Gli avvocati di La Russa, Adriano Bazzoni e Vinicio Nardo, hanno espresso la loro soddisfazione per l’archiviazione, affermando che la decisione conferma la validità delle loro argomentazioni. Hanno descritto l’iter processuale come un momento doloroso, ma hanno anche ribadito la loro disponibilità a cooperare con le autorità durante l’intero processo.
Il contesto della denuncia
La denuncia della giovane donna è stata presentata dopo che,