Diventa un processo la vicenda di un ingegnere innamorato che denuncia una escort: “Si è fatta dare 120mila euro per curarsi”.
La donna aveva chiesto quei soldi per la terapia in Romania contro tre tumori di cui due maligni e la parte lesa, un 59enne, sostiene di esser stato truffato da una 30enne di cui si era innamorato. Quelle “donazioni” sarebbero servite per curare in Romania tre tumori, due benigni e uno maligno e senza le stesse la vittima oggi imputata sarebbe morta.
Ingegnere innamorato denuncia una escort
In atti risultano poi “regali costosissimi e di valore, borse di marca, profumi, biglietti aerei.
Persino una Mercedes”. E in aula è stata chiamata una giovane escort che pare avesse un profilo accompagnato da foto e pubblicato su un sito di annunci “specializzato”. La sua difesa è stata: “Lo facevo proprio per potermi curare. E lo facevo anche con lui“. E l’accusa del denuncate: “Io non sapevo che svolgesse l’attività di meretricio e l’ho scoperto navigando su internet. E non appena mi sono accorto che la nostra relazione non era frutto di un sentimento sincero l’ho interrotta”.
Le due versioni opposte delle parti
La ragazza è a processo imputata di truffa e il Sostituto procuratore Mario Leo di lei enuncia che “con artifici e raggiri indotto in errore la persona offesa (l’ingegnere ndc) simulando nei suoi confronti un falso sentimento affettivo e prospettandogli delle false notizie sulla sua situazione sanitaria, inducendolo così a effettuare delle disposizioni di natura patrimoniale pari a 120mila euro che, altrimenti, non avrebbe eseguito”.
Toccherà al giudice Monia Adami decidere a fine dibattimento.