Intervista a Matteo Achilli: Egomnia, startup e dubbi

Matteo Achilli è un imprenditore italiano di 25 anni che nel 2012 ha fondato Egomnia, una piattaforma per chi cerca e offre lavoro. Appena ventenne, si è conquistato la copertina di Panorama Economy, che lo ha battezzato l’ "Italian Zuckerberg". A distanza di 5 anni la società non decolla, le polemiche invece spiccano il volo.

Lo stato di crisi perenne in cui è situata l’Italia, non ha fermato i giovani a costruirsi un futuro, puntando principalmente sulle proprie qualità.

Secondo uno studio realizzato da Ministero dello Sviluppo Economico, InfoCamere e UnionCamere per il primo trimestre 2017, le startup innovative a prevalenza giovanile (under 35) sono 1.406, il 20,4% del totale.
Un argomento quello delle startup che suscita sempre molto interesse ed è forse questa la causa dell’enorme bolla mediatica creatasi intorno a Egomnia che poi startup non lo è nemmeno, come ha confermato Matteo Achilli ai nostri microfoni.

Egomnia: da una “idea liceale” al Cinema

Matteo Achilli è un imprenditore italiano di 25 anni che nel 2012 ha fondato Egomnia, una piattaforma che ha come obiettivo quello di mettere in contatto aziende e chi cerca lavoro. La sua particolarità è che i CV sono organizzati in una classifica, che dovrebbe rendere più facile la selezione da parte dei recruiter. Da qui sboccia una storia d’amore con la stampa nazionale e internazionale, in una escalation di titoloni (Panorama Economy, lo ha battezzato l’ “Italian Zuckerberg”) che è culminata con un libro edito dalla Rizzoli e un film dall’omonimo titolo “The Startup” che vede come regista Alessandro D’Alatri e produttore Luca Barbareschi.

Dalla Luna di Miele con la stampa ai dubbi dei numeri

Gli esperti del mondo digital (tra cui Marco Camisani Calzolari che abbiamo intervistato) sono sempre stati scettici nei confronti di Egomnia che per la verità era sparita dai radar da circa due anni. Tornando alla grande ribalta, ovviamente con l’uscita del film, sono riesplose le polemiche. Le critiche principali riguardano:

  • la valutazione della società (Matteo Achilli ha dichiarato più volte, anche in TV, una stima di un miliardo di euro);
  • il numero di iscritti, nettamente inferiore, anche in questo caso, a quanto dichiarato.

Salvatore Russo ha intervistato, per Notizie.it, Matteo Achilli in occasione di un evento promosso dalla community di imprenditori Startup Grind presso spazio Spin di Milano. La prima domanda di “riscaldamento” riguardava proprio le startup.
L’ecosistema delle start up in Italia – ha detto il CEO di Egomnia – è cresciuto molto negli ultimi anni. Quando ho iniziato io, la parola startup non era ancora entrata nel lessico comune. Nemmeno io sapevo di realizzare una startup.

Adesso invece è molto utilizzata, iniziano ad arrivare investitori, a creare un primo ecosistema ed il governo stesso sta cercando di fare molte attività per agevolare quanto più le start up. Questo ecosistema si è creato e la cosa che suggerirei, è di utilizzare questo gruppo di imprenditori, non tanto per cercare di distruggere gli altri ma per costruire insieme“.

Insomma già dalle prime battute, e lo farà per l’intera intervista, Matteo Achilli fa riferimenti chiari a l’enorme polemica in merito alla bontà del suo progetto e sembra che anche la “lunga luna di miele” con i Media sia terminata.

Dopo gli articoli apparsi sul Sole 24 ore, Wired e altre testate online, anche Striscia la Notizia ha voluto indagare. E non finisce qui, Le Iene, poco dopo la nostra intervista, è arrivata con una troupe presso lo spazio Spin di Milano (qui trovi il video) e indovina un po’? Le domande riguardavano ancora una volta la valutazione della società e il numero di iscritti. Sembra quasi che dopo la gara a chi lo osannava di più ora ci sia la gara a chi gli trova il difetto più grande.

Intervista di Notizie.it a Matteo Achilli: 3 spunti interessanti

La nostra intervista ha dato la possibilità a Matteo Achilli di esprimersi senza nessuna provocazione o contraddittorio, in modo tale da recepire esattamente il suo pensiero su cui, ovviamente, ognuno può trarre le proprie conclusioni. Ti invitiamo a riflettere su tre questioni:

    1. Matteo afferma che per chi ha poco budget, forse non conviene concentrarsi sul prodotto ma sul creare una storia attorno a chi ha creato quel prodotto.

      Probabilmente nel suo caso si è andati veramente molto oltre il prodotto, creando un gap enorme tra sogno e realtà dei numeri e innestando le attuali polemiche.

    2. Salvatore, da uomo di business e pragmatico, gli pone una domanda che in molti non hanno fatto: come funziona l’algoritmo di Egomnia? Matteo Achilli spiega che per scalare la classifica delle profili più interessanti per i recruiter è sufficiente compilare più dati, non c’è nessuna logica qualitativa.

      Secondo te questa idea è vincente nel mondo del lavoro? Una classifica basata solo sulla quantità di campi compilati, ha senso?

    3. Il film “The Startup” non sta andando molto bene al botteghino, anche se la critica cinematografica lo ha sostanzialmente promosso. Michele Achilli dà la colpa al bel tempo e comunque non si preoccupa “questo film ha una vita di 2 anni e poi sarà visto nelle scuole”. A prescindere dalla bontà del progetto Egomina, il messaggio che trasmette il film per te è positivo?

L’intervista integrale con Matteo Achilli