La Calabria è stata scossa da una tragica vicenda: Tamara D’Acunto e Luigi Di Sarno sono morti in circostanze sospette legate a un’intossicazione da botulino. L’autopsia, appena conclusa, è stata fondamentale per chiarire le cause del loro decesso. Le autorità stanno indagando sull’accaduto, mentre la comunità locale resta sotto shock per questa tragedia.
Situazione ricoveri e diagnosi di botulismo in Calabria
All’Ospedale Annunziata di Cosenza sono state effettuate sette diagnosi di botulismo confermate dall’Istituto superiore di sanità, mentre altri quattro pazienti hanno ricevuto conferma dello stesso esito a seguito delle analisi di laboratorio. Nella notte sono stati ricoverati altri due pazienti in Pediatria con sintomi lievi riconducibili a intossicazione botulinica. Complessivamente, i ricoveri legati all’epidemia sono 17, di cui cinque in Terapia Intensiva, cinque in Pediatria e sette nei reparti di Area Medica.
A seguito dei casi, l’organizzazione International Streetfood ha deciso di annullare gli eventi programmati in Calabria nelle prossime settimane e alcuni già in corso. La decisione, comunicata dall’Airs, associazione italiana dei ristoratori di strada aderente a Confartigianato, riguarda anche l’appuntamento di Crotone, interrotto dopo due giorni. Contestualmente, il Comune ha revocato l’ordinanza che vietava circolazione e sosta a piazzale Ultras, sede della manifestazione.
Intossicazione da botulino in Calabria: autopsia chiarisce la morte di Tamara D’Acunto e Luigi Di Sarno
Dalle autopsie eseguite sui corpi di Luigi Di Sarno e Tamara D’Acunto è emerso che entrambi sono deceduti per un’intossicazione da botulino. Secondo quanto ricostruito, i due avevano acquistato e consumato un panino presso un food truck a Diamante.
La procura di Paola, coordinata dal magistrato Domenico Fiordalisi, ha aperto un’inchiesta in cui si ipotizzano reati a vario titolo quali omicidio colposo, lesioni personali colpose e commercio di sostanze alimentari nocive. Al momento risultano indagate dieci persone.