Iran, familiari di Mahsa Amini arrestati dopo la commemorazione sulla tomba della ragazza

Dopo aver organizzato una commemorazione vietata dalle forze dell'ordine, i familiari di Mahsa Amini sono stati arrestati.

Continuano gli arresti in Iran e stavolta sono finiti in manette i familiari di Mahsa Amini, la ragazza che è stata assassinata dalla polizia morale iraniana.

Le autorità hanno anche provato ad infagare la loro responsabilità dichiarando che la giovane è deceduta a causa di una patologia congenita.

Iran, familiari di Mahsa Amini arrestati dopo la commemorazione sulla tomba della ragazza

L’arresto non è stato motivato ma sembra che sia legato alla commemorazione avvenuta nei pressi del cimitero di Saqqez, dove è sepola Mahsa. Oltre 100.000 persone hanno parteciato a questa marcia in occasione della fine del lutto che è avvenuto solo 40 giorni dopo la morte della giovane Mahsa Amini.

La polizia aveva già minacciato i familiari della ragazza che ci sarebbero state ripercussione se avessero organizzato qualcosa, ma loro come tutti i manifestanti pacifici non si sono fatti intimorire.

Gli spari sui manifestanti e le dichiarazioni del portavoce della famiglia Amini

Oltre all’arresto dei familiari di Mahsa, i poliziotti ieri hanno aperto il fuoco con armi e lacrimogeni sparando ai civili che prendevano parte alla commemorazione. Il tutto è avvenuto nel Kurdistan iraniano.

A rilasciare delle dichiarazioni è stato il cugino di Mahsa, portavoce di tutta la famiglia Amini, che ha detto:

Riteniamo le autorità iraniane responsabili dell’uccisione di Mahsa Amini per mano delle forze di sicurezza. Questa non è la prima volta che le autorità del Paese promuovono questi miti. Ogni volta che un cittadino muore sotto tortura, le autorità promuovono storie diverse“.