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Secondo il Rapporto sul Credito elaborato da Experian (una delle più importanti società di informazioni creditizie), nel mese di settembre 2025 i prestiti personali non finalizzati sono cresciuti del 13% su base annuale (con un importo medio superiore ai 10.000 euro). Si è registrata anche una crescita del 3,6% su base annuale dei prestiti personali finalizzati, in particolare i finanziamenti per l’acquisto di smartphone e i finanziamenti auto.
È interessante anche notare che secondo i dati della Mappa del Credito presentata da Mister Credit (un’area del CRIF, la Centrale Rischi di Intermediazione Finanziaria), gli italiani che hanno almeno un contratto di finanziamento rappresentano il 59,6% della popolazione.
Dal momento che lo strumento del prestito personale è particolarmente diffuso, cerchiamo di saperne di più al riguardo, in particolare su quelli non finalizzati.
Cos’è un prestito personale?
I prestiti personali erogati da banche e società finanziarie sono finanziamenti a titolo oneroso a tasso fisso destinati alle persone fisiche. Possono essere finalizzati o non finalizzati.
Un finanziamento finalizzato prevede che la somma erogata sia destinata all’acquisto di uno specifico bene (o servizio) specificato sul contratto (classico caso è il finanziamento auto). Il richiedente in questo caso non riceve il denaro sul proprio conto corrente, ma è la società finanziaria che paga il fornitore. Il debitore poi rimborserà la finanziaria tramite rate mensili.
Un prestito personale non finalizzato funziona diversamente: il richiedente riceve dalla finanziaria o dalla banca un determinato capitale che dovrà restituire tramite rate mensili addebitate sul proprio conto corrente. Oltre al capitale ricevuto, rimborserà anche una quota di interessi e altre spese. Trattandosi di un prestito non finalizzato, il richiedente potrà utilizzare il denaro ricevuto come più ritiene opportuno, senza dover fornire spiegazioni all’istituto di credito. Da qui la locuzione “non finalizzato”.
Perché i prestiti personali sono così diffusi?
La ragione principale della diffusione dei prestiti personali è che sono soluzioni che permettono di affrontare spese di una certa importanza, anche se non si dispone subito della somma necessaria.
L’importo ricevuto, infatti, può essere rimborsato nel tempo, in un arco di tempo che deve essere scelto a seconda delle proprie possibilità economiche.
Si tratta quindi di una soluzione con cui si possono sostenere spese improvvise non preventivate o realizzare progetti che comportano un esborso di denaro non indifferente: cure mediche, riparazione dell’auto, lavori di ristrutturazione, viaggi, corsi di studio. Di fatto, un prestito personale consente di non intaccare la propria scorta di liquidità o i risparmi familiari.
Si deve anche sottolineare che alcuni prestiti personali sono molto flessibili perché prevedono la possibilità di saltare una rata, cambiare l’importo delle rate riducendone il numero oppure di richiedere nuova liquidità.
Come si richiede un prestito?
La richiesta di un prestito può essere fatta online (la procedura ormai più comune) oppure recandosi presso la filiale fisica di una finanziaria o di una banca.
I requisiti fondamentali sono la maggiore età, la residenza italiana e la presenza di un reddito documentabile.
Prima di effettuare la richiesta di prestito è importante effettuare una simulazione: per farla è necessario indicare l’importo richiesto e l’importo mensile della rata. Una volta inseriti questi dati, il software mostrerà tutti i dettagli del prestito fra cui TAN (Tasso Annuo Nominale) e TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale).
Si possono ovviamente effettuare più simulazioni. Una volta trovata la soluzione che si ritiene più adeguata, si può procedere con la richiesta vera e propria. Se l’esito è positivo, nel giro di pochi giorni si riceverà l’accredito di quanto richiesto sul proprio conto corrente.
È importante comunque sottolineare che un prestito, a prescindere dalla sua entità, è un impegno importante e deve essere onorato con la dovuta puntualità. È quindi fondamentale che la rata mensile sia sostenibile, ovvero compatibile con la propria capacità di rimborso.
Importo del prestito e durata
Ogni banca ha specifiche proposte ed è quindi opportuno leggere con attenzione i prospetti informativi. Molti prestiti personali non finalizzati prevedono un importo massimo concedibile di 75.000 euro e durate comprese tra i 12 e i 120 mesi, ma non ci sono regole assolute al riguardo: alcune proposte potrebbero prevedere importi massimi inferiori o superiori e possono esserci differenze anche per quanto riguarda la durata.
Importanza del TAEG
Un parametro di fondamentale importanza quando si valutano le proposte di prestito è il TAEG. Si tratta infatti di un indice che mostra, in termini percentuali, il costo effettivo del prestito. Infatti, a differenza del TAN (Tasso Annuo Nominale), che fa riferimento ai soli interessi passivi, il TAEG prende in considerazione anche le altre spese correlate al prestito.
Ne consegue che, a parità di altre condizioni (importo richiesto e durata), tra più proposte di prestito la più conveniente è quella con il TAEG inferiore.