L’Italia non è un paese per single. Vivere da soli nella Penisola significa spesso affrontare costi più alti e minori tutele rispetto a chi condivide la vita con una famiglia. Dalla spesa quotidiana agli affitti, dalle bollette ai trasporti, i numeri parlano chiaro: l’indipendenza ha un prezzo che molti italiani soli faticano a sostenere. In un Paese dove le politiche pubbliche premiano chi ha figli o vive in famiglia, chi sceglie – o si trova – a vivere da solo si ritrova spesso in svantaggio economico, trasformando la solitudine in una vera sfida quotidiana.
Il prezzo dell’indipendenza: vivere da soli in Italia
Essere single in Italia non è solo una scelta di vita, ma spesso un vero investimento economico. Secondo l’analisi di Coldiretti su dati Istat, una persona che vive da sola spende quasi il doppio rispetto a chi fa parte di una famiglia di tre componenti.
In concreto, la spesa alimentare mensile si aggira intorno ai 337 euro, contro i 220 euro pro capite in una famiglia media. A incidere sono diversi fattori: la scarsità di formati pensati per chi vive da solo, il ricorso a piatti pronti più costosi e un inevitabile aumento degli sprechi. In altre parole, l’indipendenza ha un prezzo anche al supermercato.
L’Italia non è un paese per i single: ecco perché conviene essere in coppia
Il costo della vita dei single non si ferma al cibo. Bollette, affitti e trasporti gravano molto di più rispetto alla media familiare: le stime Coldiretti parlano di un incremento del 156%. Gli appartamenti più piccoli costano di più al metro quadro e tutte le utenze ricadono su una sola persona. Anche salute e trasporti pubblici pesano sul bilancio individuale, con aumenti rispettivamente dell’87% e del 16%.
A complicare il quadro, molti non scelgono di vivere da soli: anziani e persone sole affrontano costi crescenti senza il sostegno delle agevolazioni e bonus che invece favoriscono famiglie con figli. Il risultato è un’Italia strutturalmente più “amica” delle famiglie che dei single, dove l’indipendenza finanziaria resta un lusso e non una scelta libera.