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Negli ultimi mesi, gli Stati Uniti hanno notevolmente aumentato la loro campagna aerea contro i gruppi armati in Somalia, registrando un numero di attacchi aerei che supera quello delle amministrazioni di Bush, Obama e Biden messe insieme. Questo cambio di rotta è avvenuto dall’assunzione di Trump e ha portato a preoccupazioni per le vittime civili e le implicazioni geopolitiche.
Aumento degli attacchi aerei
Secondo i dati forniti dalla New America Foundation, dall’inizio del mandato di Trump, sono stati effettuati almeno 111 attacchi aerei, inclusi incidenti che hanno coinvolto la morte di civili innocenti. L’ultimo attacco noto è avvenuto il 14 dicembre, a circa 50 chilometri dalla città di Kismayo, colpendo presunti membri del gruppo armato al-Shabaab.
Il contesto operativo
La campagna aerea ha preso avvio nel febbraio, quando la prima operazione è stata lanciata con un attacco aereo significativo. Un alto ufficiale della Marina degli Stati Uniti ha descritto una delle operazioni come la più grande mai realizzata, segnalando un netto cambiamento rispetto alle strategie precedenti. A questo ritmo, Trump potrebbe superare il proprio record di attacchi aerei del primo mandato, fissato a 219 operazioni.
Obiettivi e alleanze
Le operazioni mirano principalmente a contrastare al-Shabaab, un gruppo affiliato ad al-Qaeda che controlla vaste aree del sud e centro della Somalia, e a un gruppo più piccolo, l’ISIL in Somalia, che ha circa 1.500 membri. La situazione è critica, poiché il conflitto somalo è stato identificato come il terzo più mortale del continente africano, con circa 7.289 vittime nell’ultimo anno.
Supporto alle forze locali
Gli Stati Uniti collaborano attivamente con il governo federale somalo, addestrando forze speciali e conducendo attacchi aerei in supporto alle operazioni locali. La recentissima intensificazione delle operazioni militari è stata facilitata da una nuova direttiva del Segretario alla Difesa, Peter Hegseth, che ha revocato le limitazioni imposte durante l’amministrazione Biden. Ciò ha conferito maggiore autorità ai comandanti di AFRICOM, permettendo attacchi più frequenti e meno controllati.
Preoccupazioni per le vittime civili
Tuttavia, questo incremento di attacchi ha suscitato allerta e preoccupazione per le vittime civili. Fonti investigative hanno riportato che in un attacco del 15 novembre, sono stati uccisi almeno 11 civili, inclusi sette bambini. Nonostante le conferme da parte di AFRICOM riguardo agli attacchi aerei a sostegno delle forze somale, non è stata fornita alcuna risposta alle richieste di commento sui civili coinvolti.
Ripercussioni geopolitiche
Con i tassi di attacco che superano anche le operazioni contro il narcotraffico nel Mar dei Caraibi, l’escalation delle operazioni militari statunitensi in Somalia si pone come un elemento chiave nel panorama geopolitico regionale. Mentre Trump affronta critiche per le sue dichiarazioni sui somali negli Stati Uniti, il suo operato in Somalia continua a destare preoccupazioni internazionali su come le operazioni militari possano influenzare la stabilità della regione e il benessere dei civili.