Senza neanche creare così tanto scalpore la Cina comprerà il grano russo e lo farà indebolendo di fatto le sanzioni sulla guerra all’Ucraina: secondo i media specializzati la disponibilità di Pechino per mezzo dell’amministrazione generale delle dogane cinese è arrivata proprio nelle ore dell’attacco delle truppe di Putin.
Insomma, se da un lato c’è un Occidente pronto a congelare attività bancarie ed export di Mosca, dall’altro c’è il Dragone cinese che ha già promesso di ovviare a quella situazione, togliendo di fatto incisività a sanzioni che a questo punto saranno dure ma non insopportabili.
La Cina comprerà il grano russo, sanzioni tollerabili
Specie a contare che proprio sul grano Putin aveva un suo piano, quello con cui pochi giorni prima dell’attacco aveva bloccato le esportazioni del nitrato di ammonio, di cui la Russia è leader mondiale e che è fondamentale per fertilizzare i campi della nazioni grandi produttrici del cereale.
L’accordo fra i due paesi ed i due leader, Putin e Xi Jinping, era preesistente, ma la Cina aveva imposto limitazioni di import dalla Russia per questioni fitosanitarie.
Il mega acquisto della cinese Cofco
Ma ora, a problema risolto la Cofco, azienda statale cinese di dimensioni monstre, ha acquistato il primo lotto di 667 tonnellate. La Russia è il più grande esportatore di grano del pianeta ed ha inviato oltre 30 milioni di tonnellate all’estero nei primi 11 mesi del 2021.
È praticamente certo che la “solidarietà” fra Mosca e Pechino sfocerà a breve nel mano libera che la Cina avrà nel “riprendersi” Taiwan.