Argomenti trattati
Era il 2019 quando ad Azzurra Carnelos venne diagnosticato per la prima volta il cancro al seno, una malattia che lei conosceva molto bene, essendo stata la causa della scomparsa della nonna. Dopo il processo di chemioterapia, il tumore sembrava scomparso e pochi anni dopo Azzurra era rimasta incinta. Al sesto mese di gravidanza, però, la triste notizia: il cancro era tornato.
Azzurra Carnelos, il parto e il cancro: la storia
A raccontare (a ‘Repubblica’) la trisete storia di questa famiglia è stato il marito di Azzurra, Francesco Favero. Sabato 13 aprile la donna è scomparsa per il tumore al seno che è tornato a colpirla con una recidiva, poco dopo che aveva messo alla luce il figlioletto Antonio. “Ci siamo conosciuti all’università, a Udine. Abbiamo fatto entrambi Economia e Commercio, ci siamo laureati lo stesso giorno. E dagli studi in poi ci siamo sempre tenuti stretti, uno accanto all’altra, anche al lavoro” – racconta Giovanni gli albori della sua storia con Azzurra – “Siamo analisti finanziari, a un certo punto siamo andati a lavorare a Milano insieme. Ci siamo sempre spinti, nessuno ha mai tirato indietro l’altro. Era tutto meraviglioso, lo è stato fino a quel giorno”.
La scoperta della malattia e della gravidanza
“Era fine gennaio e inizio febbraio del 2019 si era accorta di avere un nodulo al seno, la prese subito molto seriamente. La nonna a cui era molto legata era morta di tumore al seno, disse che le era addirittura apparsa in sogno e che per questo voleva andare subito a fare gli esami” – e così Azzurra ha scoperto di avere il cancro. Successivamente, un periodo di cura che sembrava aver funzionato: “Azzurra ha fatto la chemio e ha risposto subito benissimo. A fine 2019 lei si considerava guarita. Anche ai controlli successivi tutto benissimo. Il 2 giugno 2022 ci siamo sposati e a febbraio dell’anno successivo ha scoperto di essere incinta“.
La recidiva e la scomparsa di Azzurra
A questo punto, però, arriva il dramma della recidiva. 180 giorni dopo, il tumore al seno torna a bussare alla porta di Azzurra, quando lei è incinta di sei mesi. “Ha iniziato a sentire dei dolori. Siamo corsi in ospedale a Treviso e abbiamo scoperto che la malattia era inaspettatamente ripartita. Lei ha affrontato la scoperta con coraggio, si è rimboccata le maniche. Io ho abbandonato il lavoro per starle accanto 24 ore al giorno. Ho vissuto in ospedale, dormivo lì, mangiavo lì” – racconta ancora Giovanni. La decisione da prendere a quel punto era molto importante: “Le sono stati dati solo farmaci che non nuocessero al feto, ma poi ha dovuto sospendere anche quelli. La chemioterapia vera l’ha fatta solo dopo il 2 agosto 2023, giorno in cui è nato il nostro bambino“. Purtroppo, però, Azzurra non ce l’ha fatta ed è morta: “Le ultime settimane le abbiamo trascorse ideando un piano per crescere Antonio. Abbiamo deciso insieme, ancora una volta. Io cambierò lavoro e starò vicino a nostro figlio. Così il suo sacrificio non sarà stato vano“.