Di origini palermitane, l’attore italoamericano Antonio Sabáto è morto in un ospedale di Los Angeles a 77 anni per le complicazioni da Covid.
Noto soprattutto per i suoi ruoli nei film del genere spaghetti western e poliziesco, a darne la notizia della scomparsa è stata il figlio Antonio Sabáto Junior, anche lui attore nonché modello.
“But store up for yourselves treasures in heaven, where moth and rust do not destroy, and where thieves do not break in and steal. For where your treasure is, there your heart will be also.”
—Matthew 6:20–21—— Antonio Sabáto Jr 🇺🇸 (@AntonioSabatoJr) January 11, 2021
Il 4 gennaio scorso lo stesso Antonio Jr aveva scritto che il padre era stato ricoverato in terapia intensiva dopo aver contratto il coronavirus. Antonio Sabáto, nato a Montelepre nel 1943, si era trasferito negli Usa, a Los Angeles, nel 1984. Aveva iniziato la sua carriera con i film “Lo scandalo” di Anna Gobbi e “Grand Prix” di Frankenheimer. Per quest’ultimo, vincitore di tre Oscar, l’attore era stato accompagnato da un cast internazionale, composto da James Garner, Yves Montand, Toshiro Mifune e Adolfo Celi.
Apparve poi in “Le streghe” del 1967 e in un episodio di “Una sera come le altre” di Vittorio De Sica. Nel corso di oltre 20 anni di carriera cinematografica italiana, ha preso parte a circa una quarantina di film.
Tra i suoi spaghetti western più noti si ricordano “Odio per odio”, “I tre che sconvolsero il West (Vado, vedo e sparo)” e “Al di là della legge”. Trasferitosi negli anni ottanta a Los Angeles, si dedicava alla pittura e alla beneficenza oltre che a ruoli saltuari sul piccolo schermo.