Lockdown per non vaccinati, salta il Capodanno? L'ipotesi sul tavolo di governo

Le restrizioni più rigide potrebbero scattare da venerdì 31 dicembre e coinvolgere in particolare i cittadini non vaccinati contro il Covid.

Anche l’Italia subisce un’impennata dei contagi.

Il tasso di positività appre in costante aumento e, a fronte di un numero elevato di tamponi giornalieri, crescono notevolmente i positivi nel nostro Paese. Seguendo l’esempio di Germania e Austria, come suggerito anche dal governatore della Toscana, il Governo potrebbe introdurre un lockdown per i non vaccinati: Capodanno cancellato?

Lockdown per i non vaccinati da Capodanno: l’ipotesi

Sarà un Capodanno all’insegna dei controlli. Serve prudenza e massima attenzione, perché la curva epidemiologica è in aumento anche nel nostro Paese.

A riempire ospedali e terapie intensive sono prevalentemente cittadini non vaccinati: per riportare la situazione sotto controllo ed evitare un’ulteriore diffusione del Covid-19, le nuove misure restrittive potrebbero coinvolgere proprio i no vax.

Sebbene per il momento resti solo un’ipotesi, non si esclude un lockdown totale per i non vaccinati a partire dal 31 dicembre.

Gli esperti, infatti, prevedono che intorno alla fine dell’anno si potrebbero raggiungere i 100mila nuovi positivi al giorno. La decisione finale, tuttavia, spetterà come sempre al premier Draghi.

Lockdown per i non vaccinati da Capodanno e ipotesi nuova quarantena

Mentre non si esclude anche in Italia un lockdown per i non vaccinati, il Comitato tecnico scientifico lavora per stabilire nuove regole per la quarantena.

Infatti, l’isolamento potrebbe essere accorciato da 10 a 5 giorni per i cittadini che hanno completato il ciclo vaccinale.

Lockdown per i non vaccinati da Capodanno e nuovo green pass sul posto di lavoro

L’emergenza coronavirus e la diffusione della variante Omicron spingono il ministro del Lavoro Andrea Orlando e quello della Pa Renato Brunetta a valutare un nuovo green pass da esibire sul posto di lavoro.

I due politici, infatti, intendo considerare valido il certificato verde ottenuto solo dopo la guarigione dal Covid-19 o dopo il vaccino, escludendo quindi il tampone.