Brasilia, 18 lug. (askanews) – E’ sempre più alta la tensione fra Brasilia e Washington sulla questione dei dazi del 50% imposti dal presidente Usa, che nel caso del Brasile assume anche un significato politico, dato che è motivato anche da quella che Trump considera una persecuzione politica contro il suo alleato ex presidente brasiliano di estrema destra Jair Bolsonaro.
Dopo aver affermato in un comizio che “non sarà un gringo a darmi ordini”, il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva ha parlato apertamente di ricatto, in un videomessaggio alla nazione:
“Il risultato – ha detto Lula – è un inaccettabile ricatto sotto forma di minacce alle istituzioni brasiliane e di false informazioni sul commercio tra Brasile e Stati Uniti”. “La mia indignazione è ancora maggiore sapendo che questo attacco al Brasile ha il sostegno di alcuni politici brasiliani. Sono dei veri traditori della patria. Scommettono sul tanto peggio tanto meglio. Non si preoccupano dell’economia del Paese o dei danni causati al nostro popolo”.