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Allerta maltempo in Italia: vento, piogge e fiumi in piena. Le previsioni nel giorno di Santo Stefano

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Allerta maltempo in Italia: raffiche di vento, piogge intense e fiumi in piena al Nord e Centro‑Nord. Aggiornamenti e previsioni per Santo Stefano.

Le ultime ore in Italia sono state caratterizzate da un maltempo intenso che ha colpito soprattutto il Nord e il Centro‑Nord, con forti raffiche di vento, piogge abbondanti e nevicate sulle zone montane. Dopo ore di criticità, la situazione mostra segnali di miglioramento, ma alcune aree restano sotto osservazione per rischio idraulico e idrogeologico.

Ecco gli ultimi aggiornamenti e le regioni in allerta nella giornata di Santo Stefano.

La situazione nei territori colpiti dal maltempo nelle scorse ore

Nelle ultime ore le condizioni in gran parte del Nord e Centro‑Nord sono migliorate dopo una fase di maltempo intenso che ha portato piogge abbondanti, vento forte e neve sulle quote montane. In Friuli Venezia Giulia la forte Bora che nei giorni scorsi hanno sferzato in particolare l’altopiano e la costa tra Trieste e Monfalcone si è attenuata, lasciando spazio a cielo sereno e venti più deboli. Le raffiche di Nord‑Est hanno superato i 100‑120 km/h, causando problemi diffusi e danni materiali; i Vigili del Fuoco hanno effettuato oltre 200 interventi, tra cui la rimozione della tensostruttura divelta alla Polisportiva S. Marco di Duino‑Aurisina e la chiusura di una strada a Prepotto per la caduta di cinque alberi.

Criticità si sono registrate anche nel Cividalese, a Trasaghis e in diverse località montane, con neve fino a 20‑25 cm sopra i 700 metri e raffiche molto forti misurate al Rifugio Marinelli (99 km/h). Parallelamente in Emilia‑Romagna e Romagna i livelli dei principali corsi d’acqua — come Senio, Santerno, Lamone e Montone — hanno raggiunto e superato soglie di guardia, facendo scattare ordinanze precauzionali e il coinvolgimento di tutto il sistema di Protezione Civile. La diga di Ridracoli ha visto il proprio livello aumentare di circa 4,5 metri, raggiungendo il 62% della capacità, mentre il fiume Lamone «sta lentamente scendendo» e ha riportato la soglia di allerta da rossa ad arancione, con prossime revoche delle evacuazioni nei punti più critici.

In varie aree della pianura, collina e costa si sono rese necessarie chiusure stradali e assistenza alle popolazioni, con aree di accoglienza predisposte dai volontari.

Alta tensione maltempo, è ancora allerta: tutte le regioni a rischio nel giorno di Santo Stefano

Per la giornata di Santo Stefano (26 dicembre) la situazione meteorologica si mantiene sotto osservazione, con condizioni di tempo in graduale miglioramento ma con allerta ancora attiva in alcune regioni. Al Nord il maltempo tende ad allontanarsi, lasciando spazio a cieli sereni o poco nuvolosi su gran parte del territorio, mentre residui fenomeni piovosi interesseranno soprattutto il Piemonte occidentale con nevischio oltre i 400‑500 m. Al Centro, sulle regioni adriatiche, qualche pioggia debole potrà ancora verificarsi, in particolare tra Marche e Abruzzo, mentre sulle coste tirreniche e l’Umbria il tempo sarà variabile ma senza fenomeni intensi. Al Sud e in Sicilia la nuvolosità persiste, con piogge sparse in Puglia, Calabria ionica e Sicilia orientale, e rovesci intermittenti sulla Sardegna.

Secondo le previsioni della Protezione Civile resta allerta arancione per rischio idraulico in Emilia‑Romagna, in particolare in pianura bolognese, e allerta gialla per rischio idrogeologico o temporali su tratti dell’Emilia‑Romagna costiera e interna, oltre ad Abruzzo, Puglia, Sardegna e Sicilia. Nel complesso, pur con fenomeni residui, la tendenza è verso una stabilizzazione atmosferica, favorita dall’avanzata dell’anticiclone europeo sul Mediterraneo centrale che accompagnerà il graduale miglioramento delle condizioni durante la giornata.