Roma, 10 nov. (Adnkronos) – "Non ci vengano a dire che noi non aiutiamo i più deboli. I più deboli li abbiamo aiutati con le manovre finanziarie degli scorsi anni e anche con la manovra attuale perché se detassiamo gli aumenti dei contratti 2025-2026 lo facciamo per aiutare i deboli, i contratti fino a 28mila euro. E poi abbiamo aiutato il ceto medio.
Io sono fiero di essere parte di una maggioranza che con questa manovra aiuta il ceto medio, che è quell'Italia che produce, che lavora, che non parla, che non va alle manifestazioni dei sindacati per allungare il fine settimana. Che crede nel sindacato ma non il sindacato che fa la politica per far fare carriera ai sindacalisti, per far diventare Landini segretario futuro del Partito democratico". Così il vicepremier e segretario di Forza Italia Antonio Tajani, parlando dal palco di Bari, per il comizio unitario dei leader del centrodestra in appoggio al candidato per la presidenza della regione, Luigi Lobuono.
"Il ceto medio sono i commercianti, gli artigiani, i nostri agricoltori, i liberi professionisti. Sono quelli che vanno a lavorare senza discutere la mattina. E' quello che ci ha permesso dal dopoguerra ad oggi di diventare la seconda potenza industriale europea, la quinta potenza commerciale mondiale. Non vogliamo che il ceto medio diventi ceto povero, vogliamo che chi guadagna di meno diventi ceto medio. Basta con questo odio, con l'odio nei confronti di chi guadagna. Non possiamo avere l'Italia del reddito di Cittadinanza. Noi vogliamo stipendi più ricchi, non stipendi più poveri".
"La Cigl non firma più nessun contratto. Bravissimo il ministro Zangrillo che ha firmato i contratti delle forze dell'ordine, della sanità e della scuola. La Cgil è sempre contro perché deve andare contro il Governo. Ma un sindacato deve stare dalla parte dei lavoratori, non deve stare dalla parte di un partito politico", conclude.