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Un pomeriggio da brividi per Marcell Jacobs. Oggi il campione olimpico, oro nei 100 metri a Tokyo 2020, è stato ascoltato dagli inquirenti come “persona offesa” in un’inchiesta che ha dell’incredibile. Si parla di cyber-spionaggio e intercettazioni abusive che coinvolgono il suo nome e quello di un indagato, Giacomo Tortu, fratello del velocista Filippo.
Il contesto dell’inchiesta
La storia comincia a Milano, dove la Direzione Distrettuale Antimafia (Dda) insieme alla Direzione Nazionale Antimafia (Dna) stanno indagando su un presunto caso di spionaggio. Giacomo Tortu è accusato di concorso in intercettazioni abusive, un’accusa che fa tremare il mondo dell’atletica. Ma perché Jacobs è coinvolto in questa vicenda? La risposta è inquietante.
Jacobs ha dichiarato di non sapere nulla riguardo a queste attività illecite, affermando di essere completamente all’oscuro di quanto stava accadendo. Ma le indagini, condotte dal pm Francesco De Tommasi e dai carabinieri, rivelano un quadro preoccupante. Giacomo Tortu avrebbe commissionato a un’agenzia di investigazione, e in particolare a Carmine Gallo, un ex superpoliziotto scomparso lo scorso marzo, la raccolta di informazioni riservate.
Dettagli inquietanti
Le informazioni raccolte riguardano analisi del sangue di Jacobs, effettuate nel 2020 e nel 2021, e conversazioni telefoniche con il suo staff, che include il nutrizionista e l’allenatore. Un quadro di spionaggio che getta ombre su un atleta che, fino ad oggi, ha sempre mantenuto una reputazione impeccabile. Jacobs, oro olimpico anche in staffetta con Tortu, non è mai stato coinvolto in vicende di doping.
Le conseguenze
Le audizioni di Jacobs non si sono concluse oggi; si prevede che proseguano a luglio. Il clima è teso e le domande sono tante. Che ruolo ha avuto realmente Giacomo Tortu in questa storia? E perché è stato scelto proprio il nome di Jacobs, un atleta di punta della nostra nazionale?
Il mondo dello sport è in attesa di risposte, mentre l’opinione pubblica si chiede cosa accadrà ora. Una vicenda che potrebbe segnare un punto di svolta nella carriera di Jacobs e nell’immagine del nostro sport. La prossima udienza si preannuncia come una vera e propria resa dei conti.