Missionari rapiti ad Haiti: in 17 portati via mentre viaggiavano in autobus

Missionari rapiti ad Haiti, in 17 portati via mentre viaggiavano in autobus reduci da un orfanotrofio, con loro i familiari ed alcuni bambini

Missionari statunitensi rapiti ad Haiti durante l’ennesimo blitz delle bande armate che ormai spadroneggiano nel paese: in 17 sono stati portati via mentre viaggiavano in autobus dopo aver lasciato un orfanotrofio della capitale Port au Prince.

Il numero esatto delle persone prese con la violenza non è stato ancora diramato, tanto che fino a poche ore fa le autorità e le agenzie parlavano di “soli” 10 rapiti.

Haiti, 17 missionari rapiti mentre andavano all’aeroporto

Alcuni funzionari hanno spiegato che il rapimento è avvenuto mentre il gruppo era diretto alla volta dell’aeroporto. Dopo il terremoto e la crisi poltica Haiti è diventato uno dei paesi meno sicuri del pianeta, lo dimostrano questi blitz violenti, l’ultimo dei quali solo pochi giorni fa aveva portato sempre una gang a sequestrare un autobus intero ed a ferire cinque studenti.

Missionari rapiti ad Haiti: perché quei 17 ostaggi Usa sono “inconsueti”

Tuttavia quello dei 17 missionari Usa e delle loro famiglie viene considerato un rapimento inconsueto, per numero e nazionalità del target, tanto da far pensare più a velleità “politiche” che di riscatto. Di solito le bande non prendono di mira i cittadini di un paese così vicino, spiccio e potente. In più, il rapimento è avvenuto ad un giorno esatto di distanza dalla risoluzione del Consiglio di sicurezza dell’Onu per estendere la missione ad Haiti per altri nove mesi.

Il caso Haiti: i 17 missionari rapiti sono americani ma Joe Biden è restio ad impegni “ufficiali”

Ad Haiti non mancano i cittadini che vorrebbero un intervento diretto degli Usa, ma Joe Biden pare restio ad un impegno ufficiale che vada oltre la presenza di alcuni team dei servizi e della Delta Force.