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Mo: centinaia riservisti Idf rifiutano di combattere per conquistare Gaza City

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Tel Aviv, 2 set. (Adnkronos) - Centinaia di riservisti contrari ai piani delle Idf di conquistare Gaza City hanno annunciato che non si presenteranno più in servizio se chiamati a combattere nella guerra in corso contro Hamas. Lo scrive il Times of Israel. "Siamo oltre 365 soldati, e il ...

Tel Aviv, 2 set. (Adnkronos) – Centinaia di riservisti contrari ai piani delle Idf di conquistare Gaza City hanno annunciato che non si presenteranno più in servizio se chiamati a combattere nella guerra in corso contro Hamas. Lo scrive il Times of Israel. "Siamo oltre 365 soldati, e il numero continua a crescere, che hanno prestato servizio durante la guerra e hanno dichiarato che non si presenteranno in servizio quando saranno richiamati", ha detto il sergente di prima classe (in congedo) Max Kresch in una conferenza stampa a Tel Aviv.

"Ci rifiutiamo di prendere parte alla guerra illegale di Netanyahu e consideriamo un dovere patriottico rifiutare e chiedere conto ai nostri leader".

Kresch, medico da campo, afferma che il gruppo di riservisti e soldati è composto dalle stesse persone che si sono precipitate in prima linea il 7 ottobre per proteggere Israele. "È proprio questo stesso senso del dovere che ci spinge a rifiutare", ha dichiarato. Il sergente di prima classe Dor Menachem ha affermato che l'ordine di occupare Gaza City "mette in pericolo gli ostaggi e i soldati stessi", sostenendo che l'intero establishment militare ha espresso una "posizione determinata contro" tale decisione. "Non c'è logica in questa scelta", ha aggiunto.

Il capitano (di riserva) Ron Feiner, che ha prestato servizio per 270 giorni come riservista durante la guerra, ha definito la decisione presa all'inizio di questo mese di prendere il controllo di Gaza City, che molti considerano il primo passo verso l'occupazione dell'intera Striscia, un "ordine palesemente illegale: la decisione di occupare Gaza sarà sempre a rischio degli ostaggi, dei soldati e dei cittadini. È stata presa da un governo messianico privo di legittimità pubblica, interessato solo alla propria sopravvivenza politica".