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Montalto di Castro, 17enne morto in una buca sulla spiaggia: la richiesta del pm

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Morto in una buca sulla spiaggia, il pm lancia un appello al rispetto. Le indagini continuano.

La tragedia consumatasi a Montalto di Castro, dove un ragazzo di 17 anni è morto dopo essere rimasto sepolto in una buca di sabbia scavata sulla spiaggia, ha colpito tutti. Quello che sembrava un semplice momento di gioco tra fratelli si è trasformato in una vicenda drammatica, aggravata dall’iscrizione del padre nel registro degli indagati per omicidio colposo.

In questo scenario carico di tensione e dolore, è arrivata una richiesta inaspettata da parte del pubblico ministero.

Morto in una buca sulla spiaggia, indagato il papà: continuano le indagini

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, il ragazzo di 17 anni era arrivato da poco a Montalto di Castro per trascorrere un soggiorno di circa un mese in campeggio insieme alla famiglia. Nel primo pomeriggio di giovedì, si è allontanato dai genitori per giocare con i fratellini più piccoli sulla spiaggia. La madre, in quel momento, si trovava impegnata a lavare i piatti, mentre il padre stava riposando su una sdraio nelle vicinanze. Il giovane ha iniziato a scavare una buca molto profonda nella sabbia, ma le pareti hanno ceduto improvvisamente, seppellendolo e causandone la morte.

A seguito della tragedia, il padre è stato formalmente iscritto nel registro degli indagati con l’ipotesi di omicidio colposo. Si tratta, come ha spiegato la Procura, di un passaggio procedurale obbligato in presenza della morte di un minorenne, rientrando nella sfera di responsabilità legale dei genitori.

“Ma come sono indagato? Ma questo è disumano! Omicidio colposo? È assurdo, io non ho ucciso mio figlio“, avrebbe dichiarato l’uomo alle forze dell’ordine.

Morto in una buca sulla spiaggia, indagato il papà: il drastico annuncio del pm

Il procuratore capo di Civitavecchia, Alberto Liguori, ha spiegato all’agenzia ANSA che la dinamica dell’incidente è già sufficientemente chiara, ma che l’indagine dovrà ora chiarire le cause mediche della morte. Secondo Liguori, è fondamentale capire se il giovane soffrisse di patologie pregresse o se abbia avuto un malore poco prima del crollo. Questo accertamento è ritenuto necessario non solo dal punto di vista tecnico, ma anche umano, affinché i genitori possano, per quanto possibile, trovare una spiegazione all’accaduto.

Il procuratore ha rivolto un appello alla collettività affinché venga mostrata comprensione e umanità nei confronti del padre del 17enne. Pur essendo il genitore formalmente indagato per omicidio colposo, il procuratore ha invitato l’opinione pubblica a non cedere a giudizi affrettati.